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Sanità

Vaiolo delle scimmie, l’Oms dichiara l’emergenza sanitaria mondiale

Vaiolo delle scimmie, l’Oms dichiara l’emergenza sanitaria mondiale

L’epidemia causata dal virus Mpox è in corso in Congo e in altre parti dell’Africa. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità: «È qualcosa che dovrebbe preoccupare tutti»

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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato che l'epidemia di vaiolo delle scimmie (mpox) in corso in Congo e in altre parti dell'Africa costituisce un'emergenza sanitaria mondiale. Casi tra bambini e adulti sono stati confermati in almeno 13 Paesi del continente africano, dove però sono disponibili solo poche dosi di vaccino. «Questo è qualcosa che dovrebbe preoccupare tutti noi», ha dichiarato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, «la possibilità di ulteriore diffusione al di fuori dell'Africa e oltre è molto preoccupante».

«Attualmente sono in magazzino circa mezzo milione di dosi» di vaccino contro Mpox «che possono essere acquistate da Paesi o altre entità. Altri 2,4 milioni potrebbero essere prodotti entro la fine di quest'anno se richiesto». E «per il 2025 potrebbero essere prodotte altre 10 milioni di dosi, ma è necessario che ci sia una richiesta ferma» di approvvigionamento per «pianificare la produzione di questi vaccini», ha spiegato Tim Nguyen, responsabile dell'Unit High Impact Events Preparedness dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), facendo il punto su quello che riguarda il vaccino Mva-Bn di Bavarian Nordic.

Si lavora anche, ha spiegato l'esperto nel giorno in cui l'Oms ha annunciato la dichiarazione dell'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale per Mpox, su «un programma di donazioni per quei Paesi che hanno scorte del vaccino» e potrebbero «donarle a Paesi che hanno bisogno. Stiamo costruendo questo programma di donazioni allo scopo di capire dove utilizzarle al meglio quando le risorse sono scarse e per avere il maggiore impatto sulla salute pubblica». E poi c'è il vaccino LC-16: «Questo è un vaccino molto speciale, non è commercializzato ma al momento prodotto per conto del governo giapponese. In precedenti incidenti il ​​governo giapponese è stato molto generoso quando è stato chiesto di donare il vaccino ai Paesi», ha concluso l'esperto.

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