Woolrich chiude due sedi in Italia, 139 lavoratori a rischio. L’azienda: «Dovete trasferirvi a Torino»
Sindacati verso la proclamazione dello stato di agitazione dopo l’annuncio del gruppo BasicNet
BOLOGNA. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs annunciano la mobilitazione dopo la decisione di Woolrich Europe Spa, controllata dal gruppo BasicNet (Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Superga, Sepago e Briko), di chiudere le sedi di Bologna e Milano e trasferire 139 dipendenti a Torino.
«Una scelta unilaterale e gravissima, assunta senza alcun coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali», sottolineano i sindacati in una nota congiunta. L'operazione, definita il 1° dicembre a Torino con la firma della famiglia Boglione, rilevano i sindacati, «risulta pianificata da tempo e comunicata solo a decisione presa. Le lavoratrici e i lavoratori che hanno garantito negli anni la distribuzione del marchio in tutta Europa si trovano oggi davanti a trasferimenti forzati, dopo aver creduto nel rilancio dell'azienda e aver rinunciato ai loro bonus per sostenerne le esigenze».
«Il nostro è un invito al confronto e al ritiro di questa anomala procedura di chiusura e trasferimento, individuando soluzioni condivise e alternative per salvaguardare l'occupazione. È arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità, evitando una scelta azzardata che mette a rischio 139 famiglie», dichiarano le tre sigle sindacali. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono pronte a proclamare lo stato di agitazione e a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
La nota dell’azienda
Dopo l’acquisizione del marchio Woolrich per l’Europa e della società Woolrich Europe S.p.A. da parte di BasicNet, la società in una nota comunica di aver immediatamente avviato le attività per il rilancio dell’azienda e del brand. «Persone e Torino al centro della strategia. Investiamo sul brand in Italia e in Europa e tuteleremo tutti i dipendenti. Dialogo aperto con i sindacati per soluzioni condivise», sottolinea BasicNet. «In merito alle recenti notizie apparse su alcuni mezzi di stampa e alle informazioni circolate in merito al trasferimento dell’attuale sede di Woolrich Europe a Torino, BasicNet chiarisce la propria posizione: non si tratta di una chiusura, ma di una scelta strategica per rilanciare il marchio e garantire continuità lavorativa», si sottolinea, specificando che «il trasferimento della sede e dei dipendenti a Torino è pensato per consolidare il valore del brand Woolrich, investendo su una sede centrale che possa supportare la crescita futura, con le opportune sinergie». Questa scelta, sottolinea BasicNet, «consentirà di mantenere i posti di lavoro nel nostro Paese. Non tutti i dipendenti potrebbero essere in condizione di spostarsi, ma l’azienda assicura che chi non potrà farlo sarà accompagnato e tutelato con attenzione, con soluzioni economiche appropriate, le tutele previdenziali previste dalla legge (come la Naspi) e tempi adeguati, che verranno a breve condivise con le organizzazioni e i rappresentanti sindacali».
«Le persone sono il cuore dell’azienda e siamo felici di poter accogliere tutti i dipendenti nella grande famiglia di BasicNet», afferma Alessandro Boglione, ceo del Gruppo BasicNet. «Faremo tutto nel rispetto delle procedure. Per questo stiamo lavorando con i tavoli sindacali, con l’obiettivo di dare risposte rapide e chiare ai dipendenti che ce le hanno chieste». Per BasicNet «il messaggio è chiaro, nessuna perdita di posti di lavoro, ma un percorso di integrazione e rilancio condiviso e trasparente». «Speriamo di trovare soluzioni condivise in tempi brevi - conclude Boglione - per dare certezze e garantire che la transizione avvenga nel rispetto di tutti».
