Si è attivata la difesa planetaria per una cometa aliena: cos’è 3I/ATLAS e le sue caratteristiche anomale
sarà al centro di una campagna di monitoraggio internazionale promossa dall’International Asteroid Warning Network (IAWN), l’organismo mondiale incaricato della protezione del pianeta
L’oggetto interstellare 3I/ATLAS, probabilmente una cometa proveniente da un altro sistema stellare, sarà al centro di una campagna di monitoraggio internazionale promossa dall’International Asteroid Warning Network (IAWN), l’organismo mondiale incaricato della difesa planetaria. Tra novembre 2025 e gennaio 2026, telescopi terrestri e spaziali di tutto il mondo concentreranno l’attenzione sull’astro per determinarne con precisione la traiettoria, nonostante le difficoltà legate alla natura “diffusa” della cometa, dotata di chioma e coda. Una vera e propria cometa aliena.
Una prima assoluta
È la prima volta che la IAWN organizza una campagna simile su un oggetto interstellare. 3I/ATLAS presenta anomale caratteristiche, tra cui rilascio di nichel, forte polarizzazione negativa e una traiettoria atipica. Coordinata dalle Nazioni Unite, la rete globale comprende NASA, ESA, JAXA e numerosi osservatori pubblici e privati, tutti impegnati nella sorveglianza di asteroidi e altri Near Earth Objects (NEO). L’oggetto è stato scoperto il 1 luglio 2025 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), da cui prende il nome. Fino ad oggi, né 1I/'Oumuamua né 2I/Borisov, gli altri due celebri oggetti interstellari osservati in passato, erano stati oggetto di un simile protocollo.
Nessun rischio per la Terra
L’IAWN rassicura che 3I/ATLAS non rappresenta alcun pericolo: al perigeo transiterà a decine di milioni di chilometri dal nostro pianeta, mentre il perielio è atteso per il 29 ottobre 2025. L’organizzazione considera questo passaggio un’occasione ideale per una esercitazione osservativa, grazie alla prolungata visibilità dell’oggetto e al grande interesse scientifico.
La campagna osservativa
La campagna si svolgerà tra il 27 novembre 2025 e il 27 gennaio 2026. L’obiettivo è allenare gli osservatori a rilevare con precisione la posizione e la traiettoria di comete “chiomate”, che risultano più difficili da misurare rispetto agli asteroidi puntiformi. Le caratteristiche morfologiche di questi corpi, come chiome e code, possono infatti deviare le stime astrometriche, rendendo complessa la determinazione delle traiettorie. L’IAWN raccomanda a tutti i partecipanti di calibrare accuratamente gli strumenti, basandosi sui dati dei satelliti GNSS, per garantire misurazioni affidabili.
Interesse scientifico e speculazioni
Secondo lo studioso Abraham Avi Loeb, l’analisi di 3I/ATLAS è importante anche per valutare eventuali anomalie che potrebbero suggerire fenomeni insoliti o tecnologici. Alcune ipotesi teoriche, pur speculative, includono la possibilità di manovre particolari o il rilascio di piccole sonde durante il perielio. Sebbene non vi siano prove di una natura artificiale dell’oggetto, le caratteristiche peculiari di 3I/ATLAS lo rendono un candidato unico per approfondimenti astronomici, capace di offrire informazioni preziose sui corpi interstellari e sulle dinamiche del Sistema solare.
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