Giappone, dichiarata un’epidemia di influenza: troppi casi “fuori stagione” e i rischi per l’Europa
Il virus H3N2 accelera la stagione influenzale: secondo gli esperti, viaggi, clima e scarsa immunità hanno anticipato la diffusione
TOKYO. le autorità sanitarie giapponesi hanno ufficialmente dichiarato un’epidemia di influenza dopo il rapido aumento di contagi da virus respiratorio che ha colpito migliaia di persone in un periodo dell’anno considerato anomalo per tali livelli di diffusione.
Un numero di casi eccessivo per la stagione
Al 10 ottobre si contavano 6.013 casi, un numero che secondo gli esperti potrebbe favorire l’avvio di nuove ondate epidemiche nei paesi asiatici e in Europa, ora diretti verso la stagione invernale.
Tradizionalmente in Giappone i focolai influenzali si registrano tra la fine di novembre e dicembre, ma quest’anno la curva epidemica è partita con cinque settimane di anticipo.
Di che ceppo si tratta
Secondo le prime analisi, il principale responsabile dell’epidemia sarebbe il ceppo H3N2 del virus dell’influenza A, già protagonista di un forte incremento dei casi in Australia e Nuova Zelanda negli ultimi mesi, in concomitanza con la fine dell’inverno nell’emisfero australe.
Tra i fattori che potrebbero aver anticipato la stagione influenzale, gli esperti indicano l’aumento dei viaggi internazionali, il cambiamento climatico e la bassa immunità di popolazione, soprattutto tra anziani e bambini, dopo anni di ridotta circolazione del virus influenzale.
Fenomeni simili si stanno registrando anche in altri paesi dell’area, come la Malesia, dove oltre 6.000 studenti sono risultati contagiati e alcune scuole sono state costrette a chiudere. Picchi precoci si osservano anche in Australia e Nuova Zelanda, dove diversi ceppi influenzali si stanno alternando nella diffusione. E c’è timore che si possa estendere ai paesi che si apprestano all’inverno, come la vecchia Europa.