Vaccino anti-Covid, nuovo caso di indennizzo: cosa è stato riconosciuto a una donna di 52 anni
Ora è il tribunale civile di Asti a pronunciarsi in favore di una 52enne di Alba
Un nuovo caso di indennizzo legato agli effetti del vaccino anti-Covid si aggiunge a quelli già riconosciuti nei mesi scorsi.
A marzo il risarcimento era stato disposto per una 67enne di Terni, ad aprile per una donna di 60 anni residente a La Spezia e, a luglio, per una 70enne di Pescara.
Ora è il tribunale civile di Asti a pronunciarsi in favore di una 52enne di Alba (Cuneo), titolare di una tabaccheria, riconoscendo con sentenza di primo grado il “nesso di causa” tra la vaccinazione e il grave danno neurologico che le ha provocato l’impossibilità di camminare.
La decisione è stata resa nota dagli avvocati Renato Ambrosio, Stefano Bertone, Chiara Ghibaudo e Stefania Gianfreda dello studio torinese Ambrosio & Commodo, che hanno seguito la donna nella causa. Il ministero della Salute, che in precedenza aveva respinto la richiesta di indennizzo in sede amministrativa, è stato condannato al riconoscimento del rapporto causale.