Roma, fiume umano per la Palestina: «Siamo un milione, stop al genocidio»
Associazioni, sindacati e studenti in piazza contro la guerra a Gaza. Collegamento con la Freedom Flotilla: «Una piazza bellissima»
ROMA. Una marea di bandiere palestinesi ha attraversato le strade della capitale per chiedere la fine delle ostilità a Gaza e denunciare le politiche israeliane. Con lo slogan “Stop al genocidio, fermiamo il sionismo con la resistenza”, tantissime persone da tutta Italia sono scese in piazza per la nuova manifestazione nazionale a sostegno della Palestina, organizzata da associazioni, sindacatie movimenti studenteschi. E gli organizzatori annunciano ai megafoni: «Siamo un milione».
L’appuntamento arriva all’indomani dello sciopero generale indetto dopo il fermo della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano e in un clima politico già segnato dalle polemiche tra il segretario della Cgil, Maurizio Landini, e il governo Meloni.
Il corteo e il percorso
Il corteo è partito da Porta San Paolo, nei pressi della stazione di Roma Ostiense, per poi muoversi lungo viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e via Merulana, fino a piazza San Giovanni, punto di arrivo della mobilitazione.
Fin dal mattino, gruppi di studenti universitari e collettivi liceali si erano dati appuntamento a piazzale Aldo Moro, luogo simbolo delle proteste studentesche romane. Tra loro anche gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che hanno annunciato una carovana in motorino da San Lorenzo per unirsi alla manifestazione principale.
Le autorità hanno disposto chiusure e deviazioni del traffico lungo l’intero percorso, con riaperture graduali previste dopo le 19, al termine del corteo.
Le voci dalla piazza
«
Roma è ferma, siamo un milione per la Palestina. Abbiamo bloccato tutto: oggi l’Italia sa da che parte stare», hanno dichiarato dal palco gli organizzatori, parlando di una partecipazione record. «Siamo qui per rappresentare la resistenza palestinese», hanno aggiunto, seguiti dal coro “Governo Meloni dimissioni” che si è levato da piazza San Giovanni.Durante la manifestazione, la piazza ha seguito anche un collegamento telefonico con la Freedom Flotilla, la nave umanitaria partita da Otranto e attualmente ferma a Creta: «Grazie per tutto quello che avete fatto in questi giorni e oggi — hanno detto dal ponte —. Una piazza bellissima, 600 mila persone che ci danno buon vento».
Una giornata di mobilitazione nazionale che, tra canti, bandiere e parole d’ordine, ha unito studenti, lavoratori e attivisti sotto la stessa richiesta: fermare la guerra a Gaza e sostenere la resistenza del popolo palestinese.