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Allerta per tempesta solare fino alle 14 – Cosa sta succedendo


	Allerta per tempesta solare 
Allerta per tempesta solare 

Secondo l’astrofisico Tony Phillips di Spaceweather.com, il fenomeno è stato intensificato dal cosiddetto Effetto Russell–McPherron, un fenomeno stagionale che si manifesta in prossimità degli equinozi

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Dalle 7:25 di martedì 30 settembre (ora italiana) il nostro pianeta è interessato da una tempesta geomagnetica di classe G3, un fenomeno che gli esperti classificano come “forte” su una scala che va da G1 (debole) a G5 (estrema). Secondo i dati diffusi dal portale specializzato Spaceweatherlive.com, l’indice Kp – che misura l’intensità dell’attività magnetica – ha raggiunto quota 7 su 9, un valore considerato elevato. L’allerta emessa dallo Space Weather Prediction Center (NOAA) resterà valida fino alle 14 italiane (12:00 UTC).

L’origine: un brillamento solare e l’“Effetto Russell–McPherron”

La perturbazione magnetica sarebbe stata generata dal brillamento solare di classe M6.45 registrato domenica 28 settembre, il cui flusso di vento solare ha impattato la magnetosfera terrestre nelle ultime ore. Secondo l’astrofisico Tony Phillips di Spaceweather.com, la tempesta è stata intensificata dal cosiddetto Effetto Russell–McPherron, un fenomeno stagionale che si manifesta in prossimità degli equinozi. In questo periodo l’asse terrestre si allinea con il piano dell’eclittica, favorendo l’apertura di “fessure” nella magnetosfera che consentono al plasma solare di penetrare più facilmente. Proprio per questo, attorno agli equinozi, le aurore polari tendono a essere più frequenti e spettacolari.

Rischi per infrastrutture e satelliti

Le tempeste G3, spiegano gli scienziati della NOAA, possono provocare fluttuazioni di tensione nelle reti elettriche, disturbi alle comunicazioni radio a onde corte e problemi alla navigazione satellitare. I satelliti in orbita bassa possono subire un aumento della resistenza atmosferica, che in passato ha già causato la perdita di alcuni dispositivi della costellazione Starlink. Per ora in Italia non è prevista la visibilità di aurore boreali, poiché il fenomeno richiede il buio, ma in caso di ulteriori flussi di plasma tra oggi e domani non si escludono nuove manifestazioni a latitudini insolitamente basse.

Un crescendo notturno

L’attività geomagnetica è cresciuta progressivamente nel corso della notte:

alle 22:17 del 29 settembre si è registrata una tempesta G1;

alle 06:02 di oggi è passata a G2;

alle 07:25 ha raggiunto la soglia G3.

Gli esperti non escludono ulteriori rinforzi nelle prossime ore, anche se la fase più intensa potrebbe esaurirsi entro sera.

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