«Potete spostare le bici?» e i ragazzini lo massacrano di botte: grave 73enne titolare di un’osteria
Si sarebbe rivolto a un gruppo di cinque giovani per invitarli a non ostruire l’accesso del locale con le biciclette: da qui la violenza brutale
Un semplice richiamo si è trasformato in un’aggressione brutale. È quanto accaduto a San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine, dove il titolare di un’osteria è stato colpito violentemente da uno dei ragazzi che aveva invitato a spostare le biciclette lasciate davanti all’ingresso del suo locale.
Cosa è successo
Secondo quanto ricostruito dal Messaggero Veneto, l’episodio si è verificato nella serata di martedì 12 agosto. La vittima, Mario Deganis, 73 anni, gestore dell’Ostarie al Cjanton, si sarebbe rivolto a un gruppo di cinque giovani per invitarli a non ostruire l’accesso del locale con le bici. In risposta, uno di loro si sarebbe avvicinato e lo avrebbe colpito con un pugno all’occhio sinistro. Un gesto improvviso, che ha avuto conseguenze gravissime.
Trauma cranico e danni permanenti
Dopo il colpo, l’uomo è caduto a terra battendo la testa e riportando un trauma cranico. Secondo le prime informazioni, Deganis avrebbe perso in maniera irreversibile la vista dall’occhio colpito. A soccorrerlo è stato un amico presente al momento dell’aggressione, che ha allertato immediatamente i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Udine, dove si trova ancora ricoverato in osservazione.
Ragazzi in fuga, indagini in corso
I cinque giovani, presumibilmente minorenni, si sono allontanati rapidamente dopo l’accaduto. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona per cercare di identificarli. Non è escluso che il gruppo sia composto da residenti del posto. Le indagini sono condotte dai Carabinieri, che al momento mantengono il massimo riserbo sull’identità dei sospettati.
La condanna del sindaco
Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di San Giovanni al Natisone, Carlo Pali, che ha espresso la sua solidarietà alla vittima e ha condannato fermamente l’accaduto: «Siamo di fronte a un gesto di violenza insensata e inaccettabile. È un fatto che scuote tutta la comunità. I responsabili vanno individuati al più presto».