Sventato attentato per uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il tentato attacco, secondo le informazioni disponibili, sarebbe stato orchestrato da un cittadino polacco, un ex militare in pensione, reclutato anni fa per conto di interessi ostili
Un complotto per assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato recentemente sventato presso l’aeroporto di Rzeszów, in Polonia. A renderlo noto è il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU), come riportato dall’agenzia di stampa polacca PAP.
Cosa è successo
Lo scalo di Rzeszów, situato nei pressi del confine con l’Ucraina, è uno snodo strategico per i viaggi da e verso il Paese in guerra, e viene frequentemente utilizzato per operazioni logistiche e spostamenti ufficiali.
La spiegazione
Il capo dello SBU, Vasyl Malyuk, ha dichiarato ai giornalisti che l’obiettivo del complotto era «l’eliminazione fisica del presidente Zelensky» proprio all’interno dell’aeroporto. Secondo quanto riferito, i cospiratori avevano preso in esame diversi metodi per portare a termine l’attentato, tra cui l’impiego di droni FPV e l’uso di un tiratore scelto.
La regia dietro l’attacco
Il tentato attacco, secondo le informazioni disponibili, sarebbe stato orchestrato da un cittadino polacco, un ex militare in pensione, reclutato anni fa per conto di interessi ostili. Il suo coinvolgimento è stato segnalato dall’agenzia Interfax-Ucraina, citata a sua volta dalla PAP. Malyuk ha anche ricordato che quello di Rzeszów non è il primo tentativo di colpire Zelensky: nel corso del 2023, un altro attentato era stato sventato presso il quartier generale del presidente a Kiev.