Nuovo bonus mamme, cosa c’è da sapere: le cifre, come richiederlo e a chi è rivolto
Il provvedimento è previsto dalla legge di Bilancio per lavoratrici autonome, dipendenti e professioniste iscritte alle casse di previdenza private
Cambia il bonus mamme, previsto dalla legge di Bilancio per lavoratrici autonome, dipendenti e professioniste iscritte alle casse di previdenza private. Il provvedimento è entrato nel dl decreto omnibus sull’economia varato ieri, 20 giugno, in Consiglio dei ministri. Per quest’anno non sarà più sotto forma di decontribuzione, ma una cifra fissa, 40 euro al mese, che verrà versata a dicembre in un’unica tranche, sotto forma di un bonus da 480 euro.
Come fare
Se finora per ottenere l’agevolazione la mamma-lavoratrice doveva inviare una comunicazione al proprio datore di lavoro, ora la domanda andrà presentata all'Inps. Aumenta anche il limite di spesa per quest'anno, dai 300 milioni fissati dalla manovra, a 480 milioni, consentendo così anche di aumentare da subito la platea alle donne con tre o più figli fino ai 18 anni del piccolo, mentre nella manovra questa possibilità era prevista a partire dal 2027. La parziale decontribuzione, inizialmente prevista, viene invece rimandata al 2026. Per il 2025, alle lavoratrici madri, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico (come colf e badanti), con due figli e fino al mese del compimento del decimo anno da parte del secondo figlio, è riconosciuta dall’Inps – a domanda – una somma, pari a 40 euro mensili per ogni mensilità occupata in attività lavorativa da corrispondere alla madre lavoratrice titolare di reddito da lavoro non superiore a 40mila euro l'anno. Quindi 480 euro, in un'unica soluzione, esente da tassazione.
«La somma – ha spiegato la ministra del Lavoro Marina Calderone al termine del Cdm che ha approvato la misura – è totalmente esente dal prelievo previdenziale e contributivo, sarà di fatto un incremento netto dell’importo riconosciuto in busta paga nel mese di dicembre».
Il bonus viene riconosciuto anche alle madri lavoratrici con più di due figli e fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo a condizione che il reddito non derivi da rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Anche in questo caso, il bonus è calcolato su base mensile, a partire dal primo gennaio 2025 fino a novembre, ma viene corrisposta a dicembre, in unica soluzione.