Il bassista dei Red Hot Chili Peppers inaugura “per caso” una mostra in Toscana durante le vacanze nel Chianti
Stava facendo jogging quando si è casualmente imbattuto negli allestimenti all’interno della storica cappella immersa tra vigneti e uliveti. Il sindaco: «Una gioia immensa»
BARBERINO TAVARNELLE. Un momento culturale già significativo si è trasformato in qualcosa di straordinario grazie all'arrivo inatteso di un'icona della musica internazionale. Durante l'inaugurazione della mostra “Arte nel paesaggio: Time Gravity”, allestita nella cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, in Toscana, un visitatore decisamente speciale ha preso parte all’evento: Flea, il celebre bassista e cofondatore dei Red Hot Chili Peppers.
L’incontro
Il musicista, in vacanza tra le colline del Chianti, stava facendo jogging quando si è casualmente imbattuto negli allestimenti all’interno della storica cappella immersa tra vigneti e uliveti. Attratto dalla scena, si è avvicinato incuriosito e ha chiesto informazioni alle due giovani donne che stavano lavorando all’interno dello spazio sacro, spalando sabbia come parte dell'installazione artistica. Le due curatrici del progetto, Giada Rodani e Jade Vlietra, gli hanno illustrato il senso della mostra e il lavoro degli artisti coinvolti, Sophie Ko e Luca Pozzi. Colpito dalla forza e dalla poesia del progetto, Flea ha deciso di restare per l'inaugurazione ufficiale, accettando l’invito a tagliare il nastro, diventando protagonista inaspettato della cerimonia.
Il sindaco
«Mi sentivo giù per la partenza di un amico artista – ha raccontato Flea – e mentre correvo, sono stato attirato da quella struttura tra le colline. Avvicinandomi, ho scoperto un’opera in costruzione e delle persone appassionate all’opera. In quel momento il mio cuore ha ripreso a battere: mi sono sentito ispirato e parte di qualcosa di nuovo». Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, che ha espresso tutta la sua emozione per l’episodio: «È stata una gioia condividere il taglio del nastro con una leggenda della musica mondiale. È stato un momento intenso, in cui Flea è diventato simbolicamente uno di noi».