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Muore a 15 anni dopo due giorni di febbre alta: tragedia a Squinzano


	La tragedia a Squinzano
La tragedia a Squinzano

Secondo il racconto di un amico di famiglia, la ragazza non aveva patologie note né seguiva alcuna terapia

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Una ragazza di appena 15 anni, residente a Squinzano, in provincia di Lecce, è deceduta il 19 giugno nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi”. Ricoverata da due giorni a causa di una febbre molto alta, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente fino a risultare irreversibili.

L’inchiesta della magistratura

Per chiarire le cause della morte, la Procura ha aperto un’indagine e disposto l’autopsia sul corpo della giovane. Anche l’Asl di Lecce ha avviato un’indagine interna per fare luce su eventuali responsabilità o mancanze nel percorso di cura.

Un malessere improvviso

Secondo il racconto di un amico di famiglia, la ragazza non aveva patologie note né seguiva alcuna terapia. La mattina del 17 giugno si era svegliata normalmente, aveva fatto colazione ed era apparsa in buone condizioni. Ma poche ore dopo, una febbre altissima – che ha toccato i 41 gradi – ha reso necessario l’intervento del 118.

Crisi epilettiche e coma

Oltre alla febbre, la giovane ha manifestato crisi epilettiche che hanno spinto i genitori a chiamare i soccorsi. L’adolescente è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso del “Dea-Fazzi”, dove è entrata in coma poco dopo l’arrivo. La diagnosi iniziale è stata quella di una polmonite bilaterale, emersa all’improvviso e con sintomi molto aggressivi.

L’ipotesi della CID

Tra le possibili cause della morte si fa strada l’ipotesi di una CID (coagulazione intravascolare disseminata), una complicanza grave di alcune infezioni che può compromettere rapidamente le funzioni vitali. Solo gli esami autoptici potranno confermare o escludere questa eventualità.

Il dolore della famiglia

I genitori della ragazza, ancora sotto shock, si sono affidati agli avvocati Andrea Capone e Luana Malatesta per ottenere chiarezza. In queste ore di dolore, si sono chiusi nel silenzio insieme agli altri tre figli, in attesa di risposte dalle autorità competenti.

Una vita e un sogno spezzati

La giovane frequentava il primo anno dell’istituto professionale alberghiero di Brindisi. Aveva un sogno: diplomarsi e costruirsi un futuro nel mondo della ristorazione. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità.

Il cordoglio del Comune

Il sindaco di Squinzano, Mario Pede, ha espresso la vicinanza dell’intera amministrazione alla famiglia della giovane. L’intera cittadinanza è in attesa di conoscere la data dei funerali, che si terranno non appena sarà concluso l’esame autoptico. 

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