Rivolta nel carcere di Marassi a Genova: detenuti tentano la fuga, agenti feriti, urla e striscioni
Secondo quanto riferito da alcuni manifestanti, la causa scatenante sarebbe legata a presunte sevizie inflitte da un gruppo di carcerati a un altro detenuto
Alta tensione nel carcere di Marassi, a Genova, dove è scoppiata una rivolta che coinvolge circa un centinaio di detenuti appartenenti alla seconda sezione dell’istituto penitenziario. La protesta è esplosa nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno, con diverse decine di carcerati che sono usciti dalle celle, alcuni dei quali hanno raggiunto la barriera che precede il muro di cinta, mentre altri si sono arrampicati sui tetti.
La denuncia: presunte violenze tra detenuti
Secondo quanto riferito da alcuni manifestanti, la causa scatenante sarebbe legata a presunte sevizie inflitte da un gruppo di carcerati a un altro detenuto nella giornata di martedì 3 giugno. La denuncia è stata lanciata pubblicamente dai detenuti stessi, attraverso striscioni e slogan visibili dall’esterno.
Intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono intervenute in forze diverse unità della polizia penitenziaria, mentre all’esterno del penitenziario si sono schierati carabinieri, polizia di Stato e militari della Guardia di Finanza, tutti in assetto antisommossa. Presenti anche quattro ambulanze e un’automedica a supporto.
Due agenti feriti
Durante i disordini, due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti e trasportati all’ospedale Galliera per accertamenti e cure. Al momento non si conoscono nel dettaglio le loro condizioni.
Sicurezza del personale e tentativi di fuga
Il personale amministrativo è stato immediatamente messo in sicurezza, mentre gli agenti interni hanno indossato l’equipaggiamento antisommossa. Alcuni detenuti avrebbero tentato di scavalcare il muro di cinta, ma la situazione è costantemente monitorata dalle forze dell’ordine, pronte a intervenire anche dall’esterno se necessario.