Esplode la navicella spaziale di Elon Musk: cosa è successo a Starship e il commento di SpaceX
Secondo le prime ricostruzioni, la perdita di carburante e la successiva rottura dei contatti con il centro di controllo hanno portato a una discesa incontrollata, terminata con la disintegrazione del veicolo sopra l’Oceano Indiano
Alle 18,30 ora locale del Texas (01:30 di mercoledì 28 maggio in Italia), SpaceX ha effettuato un nuovo tentativo di volo con Starship, l’enorme veicolo spaziale pensato per portare l’umanità su Marte. Lanciata dalla base Starbase di Boca Chica, questa nona missione di prova si è conclusa con un altro insuccesso. Tuttavia, per Elon Musk, fondatore di SpaceX, il volo ha comunque rappresentato un passo avanti nella lunga marcia verso il pianeta rosso. Come già accaduto nei precedenti test del 2025, anche questa volta l’esito è stato negativo: poco dopo aver raggiunto l’orbita, Starship ha subito un’esplosione, compromettendo la missione. Secondo le prime ricostruzioni, la perdita di carburante e la successiva rottura dei contatti con il centro di controllo hanno portato a una discesa incontrollata, terminata con la disintegrazione del veicolo sopra l’Oceano Indiano, a circa 60 km dalla superficie terrestre, circa 45 minuti dopo il decollo.
Cosa è andato storto
Durante la fase iniziale del lancio, le cose sembravano procedere regolarmente: tutti i 33 motori Raptor del primo stadio (Super Heavy) si sono attivati correttamente, e la separazione tra booster e stadio superiore è avvenuta come previsto. Tuttavia, appena sei minuti dopo il lancio, durante le manovre per il ritorno controllato del booster, un’esplosione ne ha impedito il recupero nel Golfo del Messico. Non è andata meglio al secondo stadio, chiamato semplicemente “Ship”. Anche in orbita si sono verificati problemi: il veicolo non è riuscito a rilasciare gli otto simulatori di satelliti Starlink, poiché le porte del vano di carico non si sono aperte. A quel punto, entrambi i moduli della Starship hanno smesso di inviare dati al centro di controllo, segnando il fallimento della missione.
La risposta di Elon Musk: ottimismo nonostante tutto
Nonostante le difficoltà, Musk ha definito il test un «notevole miglioramento». In un post pubblicato su X (ex Twitter), ha sottolineato come i motori si siano spenti correttamente al termine della fase ascensionale e che non siano emersi danni gravi agli scudi termici durante il lancio, considerandolo un progresso importante rispetto ai voli precedenti. «Abbiamo raccolto una quantità enorme di dati — fondamentali per i prossimi passi», ha dichiarato Musk. Il CEO di SpaceX ha anche lasciato intendere che i test continueranno con una cadenza più regolare, prevedendo un nuovo lancio ogni tre o quattro settimane.