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Grosseto, studenti al gelo: «Undici gradi in classe»

di Elisabetta Giorgi
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Nuovo problema a Braccagni, caldaia in blocco. Guasto risolto ma monta l’esasperazione e dai genitori parte un appello al sindaco

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GROSSETO. Undici gradi in classe. È l’ultima fotografia dell’emergenza che continua a colpire la scuola di Braccagni, dove il freddo è tornato protagonista e la pazienza delle famiglie al limite. I genitori degli alunni lanciano un appello al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna perché la situazione sia risolta una volta per tutte, dopo mesi di ordinanze, disagi e soluzioni tampone.

Le ordinanze

Il primo stop risale al 10 novembre, quando un’ordinanza sindacale dispone la chiusura temporanea della scuola primaria e dell’infanzia per l’inagibilità parziale dell’edificio, causata da un allagamento dovuto a un improvviso guasto dell’impianto di riscaldamento. Due giorni dopo arriva una seconda ordinanza, con la parziale revoca dell’inagibilità e la limitazione della chiusura alla sola ala nord-est. Il 14 novembre un nuovo atto ristabilisce il tempo pieno per la primaria, con il pasto consumato in aula a partire dal 17 novembre. Infine il 10 dicembre un’ulteriore ordinanza revoca in parte i provvedimenti precedenti, sulla base di una relazione tecnica che attesta il recupero della fruibilità di parte del primo piano dell’ala nord-est. Ma ieri si è verificato l’ennesimo intoppo: la caldaia è andata in blocco e il riscaldamento non ha funzionato. Nelle aule la temperatura è scesa ben al di sotto dei limiti di legge.

Sos delle famiglie

I genitori, esasperati e preoccupati, hanno affidato il loro malcontento a una lunga lettera. «Anche nella giornata odierna (ieri, 16 dicembre) – scrivono – i bambini hanno dovuto affrontare condizioni ambientali non adeguate: a causa di un blocco delle caldaie, la temperatura interna è risultata inferiore ai 19 gradi previsti dalla normativa, con segnalazioni di aule che hanno raggiunto addirittura gli 11 gradi. Solo dopo l’ingresso degli alunni i tecnici sono intervenuti. È evidente che simili condizioni non possono garantire il benessere e la salute dei bambini, né consentire un regolare svolgimento delle attività didattiche».

Le famiglie ricordano come la scuola viva da mesi in uno stato di precarietà: una settimana di chiusura per l’allagamento, spazi ridotti alla riapertura, la scuola dell’infanzia senza mensa per circa un mese e orari ridotti. Nella primaria, ancora oggi, i pasti vengono consumati in aula perché non tutti gli ambienti sono stati restituiti alla piena funzionalità. A questo si sommano i ripetuti problemi al riscaldamento e la presenza di odori «poco salubri» in alcune aule riaperte, elemento che alimenta ancor più le preoccupazioni. «Comprendiamo le difficoltà tecniche e organizzative ma è indispensabile garantire condizioni dignitose e sicure per i bambini, i docenti e il personale. La scuola è un servizio pubblico essenziale, è scuola dell’obbligo e a tempo pieno: deve assicurare continuità didattica ed educativa. La salute dei bimbi e la qualità del percorso formativo non devono andare in secondo piano».

L’appello

Nessuna volontà di fare polemica, assicurano le famiglie, ma un appello «costruttivo» al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e all’amministrazione comunale affinché si avvii una riflessione seria sulla gestione del riscaldamento e, più in generale, sulla manutenzione del plesso. «Se il servizio è appaltato a ditte esterne – sottolineano – è necessario verificare che siano rispettati gli standard richiesti e che non si ripetano episodi che compromettono il regolare svolgimento delle lezioni».

La richiesta è chiara: soluzioni concrete e rapide, per restituire alla scuola piena funzionalità e serenità. «I bambini hanno diritto a un ambiente sicuro, salubre e accogliente».

L’assessore risponde

Sulla vicenda, sollecitato dal Tirreno, interviene l’assessore competente, Riccardo Ginanneschi. Ieri mattina «c’è stato effettivamente un blocco della caldaia – conferma – Appena segnalato, gli operai sono intervenuti e il funzionamento è stato ripristinato già nelle prime ore, anche se è stato necessario del tempo perché gli ambienti tornassero a riscaldarsi. Comprendo il disagio delle famiglie e mi dispiace: sono situazioni che non dovrebbero capitare, anche perché si sommano ai problemi precedenti. In questo caso, però, si è trattato di un episodio temporaneo». Durante le vacanze di Natale, aggiunge l’assessore, saranno completati anche gli interventi di ritinteggiatura e rinfrescamento dei locali.

La ditta di manutenzioni

Dallo scorso anno il Comune ha assegnato l’appalto del servizio di manutenzione gestione calore (prima in capo a Sistema) alla ditta Engie. «Nei primi giorni di gennaio la incontreremo – chiude Ginanneschi – per fare il punto sulla situazione, analizzare le criticità emerse ed evitare che i disagi si ripetano».

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