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Lutto

Grosseto, addio all’architetto Alessandro Restante: fu consigliere della Dc

di Maurizio Caldarelli

	Alessandro Restante; a lato in una foto coi figli
Alessandro Restante; a lato in una foto coi figli

Tre mandati in consiglio comunale: «Uno spiccato interesse verso la comunità e le problematiche sociali del territorio»

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GROSSETO. Ci sono pochi personaggi politici che possono vantare tre mandati nel consiglio comunale. Uno di questi è Alessandro Restante, morto lunedì sera, 17 novembre, all’età di 83 anni.

La carriera

Restante, stimato architetto, si è sistemato sui banchi del governo cittadino per la prima volta nel 1970 e ne è uscito nel 1985, quindici anni dopo. In questi anni ha avuto al suo fianco nella Democrazia cristiana compagni di partito importanti e amati come Gabriele Bellettini, Alessandro Andrei, Alfonso Brogi, Clemente Fiorilli, Pier Giorgio Franci, Hubert Corsi, Ovidio Paladini, Lio Querci. La maggioranza di sinistra era guidata dal sindaco del Pci, Giovambattista Finetti, che fu sostituito nel 1982 da Flavio Tattarini.

Alessandro Restante, che ha praticato nello studio di via Aquileia dal 1978 fino al 2015, si è diviso nel corso della sua vita tra il lavoro intenso in una città in pieno sviluppo e la passione politica con grande professionalità, ma anche umiltà, competenza e attenzione profonda verso gli altri. Chi lo conosceva lo ricorda come un grande lavoratore, che non chiedeva niente in cambio. Il tema del sociale e della vita delle persone sono stati per anni il suo cavallo di battaglia, per i quali si è sempre battuto. Aveva una grande passione, quella del mare. A bordo della sua imbarcazione, Restante faceva degli straordinari viaggi, che lo ritempravano nello spirito, ma adorava anche andare a pesca, specialmente dopo che ha lasciato la professione per dedicarsi completamente alla famiglia. Numerosi sono i messaggi di cordoglio da parte di chi è venuto a conoscenza della sua dipartita. In particolare, vecchi clienti, gli amici, i compagni di partito, ma anche tutte quelle persone che aveva incontrato nel corso della vita.

«Lunedì sera ci ha lasciato Alessandro Restante, architetto e politico di lungo corso – scrive la segreteria dell’Associazione italiana persone down, alla quale era molto vicino – Professionista umile e competente, con una passione per l’impegno politico portato avanti negli anni con uno spiccato interesse verso la comunità e le problematiche sociali del proprio territorio. Persona che volgeva sempre lo sguardo verso gli altri. Un ottimista che è stato, per la propria famiglia, un esempio di come si dovrebbe vivere la vita. La sua famiglia che amava più di ogni altra cosa».

L’ultimo saluto

Lascia la moglie Carla, i figli Sara (impegnata nel mondo del sociale) e Piero, e quattro amatissimi nipoti. La camera ardente è stata allestita da stamattina, 18 novembre, alla casa funeraria Rocchi di via dell’Olocausto e rimarrà aperta fino a giovedì 20, alle 15.

Per volontà di Alessandro Restante, un personaggio che non amava i riflettori, non è prevista nessuna cerimonia funerale ma una semplice benedizione, prevista per domattina, 19 novembre, alle 10,45 alla casa funeraria Rocchi.

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