Orbetello, il granchio blu da minaccia a risorsa: il progetto di un centro di lavorazione per il centro Italia
Secondo "I Pescatori" la specie aliena che devasta la laguna potrebbe trasformarsi in opportunità economica
ORBETELLO. Trasformare il granchio blu da problema a risorsa. I Pescatori di Orbetello potrebbero farlo, se ne avessero la possibilità, nello stabilimento delle Topaie che potrebbe diventare un centro di accoglienza e trasformazione, lavorazione e smistamento di questa specie aliena per il centro Italia.
È quello a cui stanno lavorando i Pescatori che per questo incontreranno per due giorni una delegazione che arriva della Francia composta anche da operatori della pesca che stanno vivendo la stessa invasione del granchio blu di cui però hanno fatto una risorsa.
Si terrà un incontro per conoscere il lavoro, le criticità e le opportunità che nascono intorno a questo tipo di crostacei. L’evento, che si svolgerà oggi (6 ottobre) nella sala del centro degustazione dei Pescatori a partire dalle 17, prende il nome di “Specie aliene del Mediterraneo, experiences, dal granchio blu a Lionfish”.
Sarà moderato da Chiara Serracchiani, vicepresidente di LagunArt Factory e saranno presenti Giovanna Marino (Ispra), Nicola Tavoletta (presidente nazionale Acliterra), Valerio Crespi (funzionario Fao), Alberto Felici (direttore master Marac Unicam) e Claudio Brinati (biologo marino).
Domani, sempre alle 17, ci sarà un talk show dal titolo “Analisi e testimonianze del problema delle specie aliene e condivisione dei problemi e soluzioni”. Saranno presenti i colleghi pescatori francesi.
«Per varare un progetto importante e sostenibile – dice Piro – occorrono dati certi e valutazioni che devono esser fatte in collaborazione con le varie realtà sia italiane che del Mediterraneo ove il problema è arrivato prima che da noi. Per questo LagunArt Factory che si occupa della valorizzazione e del territorio e i Pescatori di Orbetello in collaborazione di Acli Terra hanno organizzato questo incontro al fine di raccogliere dati e testimonianze. Ci teniamo a dire che non è un incontro istituzionale, per questo abbiamo pensato di indirizzare i lavori agli addetti ma ciò non toglie che se qualcuno dei rappresentanti delle amministrazioni volesse essere presente anche per apprendere le varie situazioni sarà sicuramente ben accetto, anche perché riteniamo che quello che viene definito un problema per i pescatori potrebbe rivelarsi come un problema per la collettività».
Il granchio blu, infatti, non è solo in laguna ma anche sulle spiagge dove in estate arrivano moltissimi bagnanti. «Per questo parteciperanno ai lavori la Fao, una delegazione del Crpmen Occitania, il presidente dei pescatori della Corsica e rappresentanti dell’università di Tor Vergata con cui stiamo lavorando per la presentazione di un progetto Life che partirà da gennaio».