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Grosseto, muore la dottoressa di 42 anni: l’amore per la medicina ereditata al padre

di Maurizio Caldarelli

	Chiara Cancemi
Chiara Cancemi

Chiara Cancemi lascia il marito e una figlia. I ricordi di amici e familiari. Fissati i funerali

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GROSSETO. La sanità grossetana, ma anche l’intera comunità di Manciano, piangono la prematura scomparsa di Chiara Cancemi, 42 anni, avvenuta nella giornata di oggi, giovedì 2 ottobre, dopo paio di settimane di ricovero all’hospice del Misericordia, a causa di una patologia con la quale combatteva da tredici anni, come ha ricordato il padre Alberto, nell’annunciare la sua morte.

Originaria di Manciano, Chiara aveva ereditato dal padre (arrivato in Maremma dopo aver studiato all’università di Catania ed essere nato a Caltanisetta) l’amore per la medicina. Si era laureata con il massimo dei voti nel 2008 all’università degli studi di Siena.

Per un anno è stata anche medico alle Terme di Saturnia spa and golf resort, dopodiché aveva iniziato la specializzazione in radioterapia e dal 2018 era diventata un dirigente medico delle Cure Palliative del Misericordia di Grosseto.

La sua malattia, iniziata durante la specializzazione, proseguita con un ritorno alla vita dopo un trapianto nel luglio 2024, l’ha portata, dopo un improvviso peggioramento, a essere una paziente nel suo reparto. Chiara ha visto ricambiato l’amore che aveva messo per tutta la vita in una professione che le dava grandi soddisfazioni.

Da Manciano, dove continuano a vivere il fratello Francesco e i genitori Alberto (stimato medico, con studi professionali anche a Grosseto e Orbetello) e Antonella, da sempre impegnati nel mondo dello scoutismo, Chiara dopo la laurea si è trasferita a Grosseto, pur rimanendo molto legata al paese, alla locale Confraternita di Misericordia, della quale sono soci il padre e la madre, ma anche alle tradizioni locali, a cominciare dall’annuale festa dell’Avis.

«È difficile trovare le parole per esprimere il dolore difronte alla prematura scomparsa di Chiara Cancemi, figlia di Alberto, nostro volontario e fondatore del nostro gruppo di Protezione Civile – scrive sul social la Misericordia di Manciano – e di Antonella, nostra ex consigliera e volontaria, sorella di Francesco anche lui nostro volontario. In questo momento di profondo lutto, tutti i nostri volontari sanitari e di protezione civile, i dipendenti e l’intero Magistrato della Misericordia di Manciano desiderano manifestare la più sincera vicinanza e il cordoglio alla famiglia. Preghiamo affinché il Signore accolga Chiara nella pace del suo regno».

Chiara Cancemi lascia a Grosseto le persone che più amava, la figlia Beatrice, e il marito Santo Grasso, insegnante alla scuola media Giovanni Pascoli e consigliere della corale Giacomo Puccini. «Chiara era speciale, immagine della solarità, un inno alla vita – la ricorda un amico di famiglia, Gianluca Guadagnolo – Era una donna tostissima, gagliarda e lascia un grande vuoto nella vita della sua famiglia e di chi le voleva bene. Colgo l’occasione, per ringraziare la dottoressa Anna Paola Pecci e tutto il suo staff, per aver accompagnato con amore la nostra Chiara verso la conclusione della sua vita».

Gianluca svela alcuni particolari della vita della dottoressa scomparsa: «Era una grande appassionata di canto, ma anche di letterature, di libri, seguiva la scrittura dei romanzi un line. Aveva un profilo Instagram molto seguito, nel quale dava anche consigli e faceva da editor ai provetti scrittori. Era inoltre attentissima alle fiere del libro».

Insieme a babbo non si è persa nemmeno una delle passeggiate in rosa organizzate dal Comitato della Vita di Grosseto e ha partecipato, come ricorda il presidente Oreste Menchetti, anche al progetto Dance for oncology. «Tutte queste persone che si sono presentate all’obitorio per darle l’ultimo saluto, medici, infermieri, ma anche scout (è stata una dei lupetti a Manciano, a dieci anni – sottolinea il padre Alberto – dimostrano che Chiara era molto apprezzata nella sua pur breve vita. Mia figlia era molto determinata, ha sempre fatto scelte in autonomia, ma la famiglia è stata sempre un faro».

I funerali si svolgeranno domani mattina, venerdì 3 ottobre, alle 10, 30 alla chiesa dell’Addolorata a Gorarella. 

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