In Toscana un pozzo geotermico profondo 4mila metri: l’energia dal cuore della terra – Come funziona il piano “Montieri 5C”
La spesa per la realizzazione è stimata intorno ai 4 milioni di euro, l’avvio dei lavori per i prossimi mesi
MONTIERI (GROSSETO). Disco verde della Regione al progetto di “Perforazione pozzo Montieri 5C”, nella postazione esistente Montieri 5, concessione di coltivazione di risorse geotermiche Travale: il nuovo pozzo, destinato alla manutenzione del campo, raggiungerà una profondità finale di circa 3mila 900 metri verticali (circa 4mila100 metri misurati) e andrà a intercettare il serbatoio geotermico localizzato a oltre 2mila metri di profondità, all’interno delle formazioni del basamento termometamorfico (strato geologico alterato dal calore di una fonte magmatica) e del granito.
Come funziona
Siamo a Montieri, in provincia di Grosseto. La postazione Enel Green Power Italia (Egpi) ospita attualmente tre pozzi (Montieri 5, 5A e 5B) ed è già collegata, tramite una rete di acquedotti e vapordotti, alle centrali geotermoelettriche di Chiusdino 1, Travale 3 e Travale 4. Obiettivo della nuova perforazione è l’individuazione di orizzonti geotermici permeabili nelle formazioni termometamorfiche del basamento, già intercettate e sfruttate dai pozzi produttivi esistenti, sia nella stessa postazione sia in quelle limitrofe. La realizzazione e la manutenzione dei pozzi per la produzione di vapore geotermico, spiegano dall’azienda, è parte integrante della coltivazione della risorsa mineraria e costituisce l’attività di normale esercizio del serbatoio di risorsa geotermica al fine di mantenere costante la produzione elettrica e far fronte al naturale declino del fluido estraibile dai pozzi: «La gestione ottimale dei campi geotermici, secondo le best practice e le norme della disciplina mineraria, non comporta modifiche sostanziali del progetto di coltivazione esistente». In questo contesto dagli anni Novanta Egpi progetta le postazioni geotermiche considerando la possibilità di realizzare in passaggi successivi fino ad un massimo di tre-cinque pozzi per postazione; al momento della realizzazione della postazione vengono costruiti uno-due pozzi nell’immediato, lasciando quindi la disponibilità per la realizzazione degli altri pozzi negli anni successivi.
Il progetto
La postazione geotermica Montieri 5 fa parte, si diceva, del progetto di coltivazione della concessione Travale. Il Montieri 5, primo pozzo perforato nella postazione, venne realizzato nel 2012. Dai test di caratterizzazione del pozzo geotermico venne dedotta un portata di vapore superiore a 100 tonnellate/ora: un valore tra i più alti storicamente riscontrati nei campi geotermici toscani; tanto che il pozzo, da solo, si è rivelato in grado di fornire una potenza elettrica superiore a 10MW. Secondo le stime l’energia prodotta dal pozzo è l’equivalente green di 20mila tonnellate di olio combustibile all’anno e emissioni di circa 60mila tonnellate di CO2 all’anno. La spesa per la realizzazione del Montieri 5C è stimata intorno ai 4 milioni di euro, l’avvio dei lavori per i prossimi mesi. Il sito estrattivo si trasformerà quindi in un maxicantiere che promette ricadute economiche nel settore dell’indotto.