Follonica, ombrelloni e sdraio anche 50 euro al giorno. I balneari: «I servizi giustificano i prezzi»
Gli operatori parlano di offerta diversificata e adatta a tutte le tasche, ma la clientela non è molto convinta
FOLLONICA. «A luglio un giornaliero a uno stabilimento balneare a Follonica costa anche 50 euro: ma veramente?» Se lo chiede un lettore de Il Tirreno, che si definisce “turista affezionato alla Maremma Toscana” e al quale il prezzo richiesto in uno delle strutture balneari in riva al Golfo è sembrato decisamente eccessivo. Premesso che il lettore ha stipulato un abbonamento stagionale, spendendo quindi al giorno meno dei 50 euro di chi affitta l’ombrellone solo per una volta, la sua riflessione parte dalla situazione generale del mondo balneare in regione.
«Io questa crisi non l’ho percepita – spiega – ma credo che il settore turistico in Toscana dovrebbe fare una profonda e attenta analisi sulle tante motivazioni che porteranno sempre meno turisti in zona. Ho, come tanti, una casetta al mare a Follonica e un caro abbonamento stagionale a uno stabilimento balneare, cosa a cui sono anche costretto perché, pur avendo casa fronte mare, per trovare una spiaggia libera dovrei addirittura prendere la macchina, visto che ci sono solo stabilimenti e quasi per niente spiaggia libera (a Follonica la divisione fra spiagge in concessione e libere è del 50%, ndc). A luglio un giornaliero 50 euro: ma veramente? Passi i 50 euro ma i cartelli in cui sottolineano che nel prezzo sono comprese solo quattro persone e che anche i neonati sono conteggiati come tali? E il cartello “Abbiate rispetto di chi lavora?”. Io aggiungo “Abbiate rispetto di chi paga”, se mi trattengo oltre le 19,30 al mare, con un abbonamento stagionale o con un giornaliero a 50 euro, il gestore non rientra nelle spese se deve rimettere a posto il lettino fuori orario? Speriamo che chi opera nel turismo faccia una bella riflessione».
L’esempio citato dal lettore è riferito a uno stabilimento balneare ma la situazione delle strutture turistiche cittadine è decisamente eterogenea, con un’offerta di servizi che spazia da stabilimenti più economici ad altri che offrono servizi e accoglienze più declinate al lusso. «Nella zona sud di Follonica un giornaliero in alta stagione, e quindi ombrellone con due lettini e una sedia, costa nella nostra struttura 32 euro – spiega Emiliano Bianchi del bagno Argentina nel quartiere Salciaina – per un massimo di quattro persone mentre con solo due lettini si scende a 28 euro e un abbonamento stagionale va sui 1.500 euro. In questa zona i prezzi sono più o meno questi, ma in altre zone di Follonica in prima fila si può arrivare anche a oltre 50 euro al giorno, soprattutto fra il Centro e Pratoranieri ma dipende tutto dal tipo di struttura che il cliente cerca».
All’opposto del Bagno Argentina c’è, ad esempio, il Boschetto a Pratoranieri che oltre allo stabilimento ha anche albergo e ristorante. «Non conoscendo il tipo di stabilimento descritto dal lettore e il tipo di servizio che offre non è possibile giudicare – spiega Alessandro Gandi che è anche presidente dell’Associazione stabilimenti balneari di Follonica – per qualcuno 50 euro possono essere troppi e per qualcuno invece pochi, in Versilia ad esempio si va su prezzi molto più alti: dipende tutto da cosa viene offerto come servizio. In alta stagione anche noi siamo arrivati a 50 euro al giorno ma offrendo spazio per gli ombrelloni più largo, la presenza del bagnino tutto il giorno, un bar aperto dalle 8 alle 24, strutture rinnovate ogni anno, professionalità e gentilezza dei dipendenti che alla fine ritengo possano giustificare l’aumento dei prezzi che abbiamo applicato rispetto al passato. Se voglio creare un ambiente a 4 stelle per l’albergo e il ristorante lo devo allargare anche alla spiaggia che all’apparenza sembra quella che ha meno spese rispetto a bar e ristorante, ma la qualità del servizio che devi dare giustifica i prezzi. È una questione anche di marketing – continua Gandi – se si accetta la politica del revenue negli alberghi (il prezzo della stessa camera è più alto quando c’è molta richiesta e più basso quando ce n’è meno) perché non accettarla anche negli stabilimenti balneari? In linea generale la media dei prezzi giornalieri a Follonica è più bassa ma ci sono anche altre strutture, soprattutto a Pratoranieri, che offrono servizi diversi e che hanno deciso di posizionarsi in quella fascia di mercato. La critica del lettore è legittima ma è un punto di vista che si basa su una singola esperienza personale, avere una diversità di prezzi e alcuni stabilimenti più esclusivi rientra nella normalità».
Infine per Claudio Pierini, presidente del Consorzio stabilimenti balneari, «a Follonica ci sono 40 strutture di tutti i tipi, la categoria è variegata e non manca la possibilità di scelta per i turisti: la decisione della fascia di prezzo è della singola azienda ed è normale che ci siano offerte più disparate, anche a costi minori di 50 euro. Credo anzi che la differenziazione sia un valore aggiunto dell’offerta turistica follonichese».
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