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Scarlino, maxi nube dallo stabilimento Solmine. L’azienda: «È vapore acqueo». Cosa è successo

di Sara Venchiarutti

	La maxi nube a Scarlino
La maxi nube a Scarlino

Il Comune: «Allerta rientrata». Il titolare dell’azienda spiega la dinamica: «Problema durato una decina di minuti»

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SCARLINO. Verso le 11,30 di oggi, 27 giugno, una nube bianca è calata sulla città di Scarlino. Arriva dalla Nuova Solmine, il vento l’ha sospinta mentre cellulari e occhi sospettosi guardano l’aria diventare “densa”, opaca.

L’allarme rientrato

Prima si rincorrono le foto e i dubbi su Facebook, subito dopo arriva la comunicazione ufficiale del Comune: «Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, che stanno effettuando tutte le verifiche necessarie. In via precauzionale, si invita la cittadinanza a restare in casa e a mantenere chiuse le finestre, in attesa di ulteriori aggiornamenti. Poi, poco dopo le 13, l’allerta rientra: «È possibile uscire di casa e aprire le finestre».

La valutazione tecnica ricevuta dalla Prefettura è chiara: “dato ciminiera Solmine nella norma”. I dati rilevati, insomma, sono nella norma in quel punto.

Cosa è successo

Sempre il Comune diffonde anche la nota che arriva da Solmine per spiegare quanto successo: «Si è registrata un’improvvisa fermata dell’impianto di produzione della Nuova Solmine, l’isteresi del quale ha determinato la fermata della turbina e conseguentemente lo scarico in atmosfera di vapore ad alta pressione dalle idonee valvole. L’evento è durato per alcuni minuti fino al ripristino della normale pressione nel circuito».

Una nota a conferma di quanto aveva spiegato il titolare dell’azienda, Luigi Mansi, al nostro giornale: «La nube di fumo bianco uscita dallo stabilimento è vapore acqueo, frutto di un dispositivo di sicurezza dell’impianto: quando quest’ultimo si ferma ci sono delle valvole di sfiato che fanno uscire il vapore acqueo, che con la struttura in azione va alle turbine per produrre elettricità. L’impianto si è fermato perché si è interrotta l’alimentazione al nostro server che gestisce le apparecchiature elettroniche. Non c’è stato alcun problema al server – specifica Mansi – ma a un certo punto si è interrotta appunto l’alimentazione, causando il blocco dell’impianto. Il tutto è durato dieci minuti». Poi sono state fatte le verifiche per capire come mai c’è stata l’interruzione.

La polemica

Tutto finito? Per Scarlino Futura, guidata da Monica Faenzi, no. «Una nube bianca, densa e improvvisa, ha invaso l’aria circostante provocando disagi respiratori, bruciori agli occhi e malesseri fisici in diversi cittadini della zona», avverte la lista. Disagi che non hanno reso necessario alcun trasporto ospedaliero, visto che all’Asl non risultano interventi legati a quanto successo. Però «mentre la popolazione si interroga legittimamente su cosa stesse respirando – sottolinea Scarlino Futura – l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Francesca Travison, rimane vaga. Secondo l’azienda, si sarebbe trattato di “semplice vapore acqueo”. Davvero si pensa che i cittadini di Scarlino siano così ingenui da credere che una nube bianca, capace di provocare sintomi fisici, possa essere liquidata con tanta leggerezza? Come Scarlino Futura, non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesimo episodio che solleva interrogativi. Pretendiamo trasparenza, e invece assistiamo al solito balletto di dichiarazioni vaghe e alla mancanza totale di comunicazioni efficaci. La sindaca – sottolinea la nota – ha il dovere di pretendere da Solmine spiegazioni circostanziate e documentabili. Quella del vapore acqueo è un’affermazione che stride con le testimonianze dirette dei cittadini, alcuni dei quali avvertono bruciori persistenti».

La richiesta

Da qui la richiesta: «Chiediamo – conclude Scarlino Futura – che vengano resi pubblici i dati di emissione, che Arpat e Asl intervengano con urgenza, che il Comune convochi un consiglio straordinario aperto alla cittadinanza. E chiediamo, soprattutto, che la sindaca torni a ricordarsi del suo vero ruolo: essere garante della salute, della sicurezza e della fiducia dei cittadini.

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