Grosseto, è nato il Bonus Fiora destinato a chi è in difficoltà: come funziona
L’azienda ha stanziato 300mila euro per l’anno in corso. Il beneficio sarà gestito insieme ai Comuni Il fondo potrebbe essere utilizzato anche per coprire morosità
GROSSETO. «Acquedotto del Fiora non è solo un’azienda di servizi, ma un’azienda al servizio della comunità». Il presidente Roberto Renai ha presentato così il Bonus Fiora, la cui copertura è garantita grazie alla creazione del fondo di solidarietà sociale di AdF, istituito dando seguito a quanto condiviso e messo agli atti all’assemblea dei soci dello scorso 17 aprile.
Per il 2025 l’importo del fondo è stato indicato in 300mila euro («Se non sarà sufficiente verrà implementato nel 2026», tiene a precisare Renai), che andranno ad aiutare chi si trova in situazioni di disagio socio-economico, anche momentaneo. «Questo bonus – prosegue il presidente Renai – va ad aggiungersi al bonus sociali idrico che viene erogato a livello nazionale e a quello idrico integrativo che è di competenza regionale. Il bonus Fiora è però una cosa nostra, una terza agevolazione tariffaria, indipendente rispetto alle due già esistenti, finanziato completamente con il fondo sociale di Acquedotto del Fiora: l’abbiamo studiato sul ragionamento della fragilità sociale, nasce per essere vicino alle famiglie, agli anziani in difficoltà ma anche alle persone che sono hanno temporaneamente difficoltà di bilancio. La nostra missione è lavorare per il benessere della comunità e del territorio».
Negli ultimi tre anni 2 milioni e 325mila euro è stato l’importo medio erogato per il bonus idrico sociale (1,45 milioni) e il bonus idrico integrativo (575mila). I beneficiari sono stati 41.419 per il bonus sociale nazionale (15.433 nel 2024), per un totale di 4,36 milioni; 12.084 per il bonus regionale (3.959 nel 2024), con un importo complessivo di 1,724 milioni. «È nostra intenzione – prosegue Renai – comunicare e intercettare tutte quelle persone che, per svariati motivi, non hanno avuto accesso ai bonus nazionali e regionali. Sappiamo quanto 100-200 euro significano per gli utenti bisognosi. Questo regolamento riesce a cogliere quello che gli altri bonus non riescono a coprire e mi auguro che i comuni e i servizi sociali ci aiutino a diffondere le informazioni per coinvolgere il maggior numero di utenti».
«La vicinanza al territorio – sottolinea la responsabile commerciale di Adf, Serenella Scalzi – si concretizza anche attraverso iniziative di questo tipo. Come gli altri due bonus, c’è una base di partenza, la situazione reddituale da tenere presente, ma ci sono delle condizioni più larghe che possono essere valutate, come la perdita del lavoro, una condizione di salute all’interno del nucleo familiare particolare, tale da creare delle condizioni di disagio, ma anche una calamità naturale, un’alluvione. Il bonus Fiora verrà gestito in piena collaborazione con i Comuni del territorio. Il perimetro più ampio che ha questo bonus si traduce con il fatto che saranno i servizi sociali dei comuni o enti delegati dai comuni a fare la richiesta al gestore, saranno loro a presentarci le persone che hanno necessità di accedere al bonus. Chi meglio di un Comune sa quali sono le situazioni particolari sul territorio?».
Come funziona Serenella Scalzi spiega che per «presentare la domanda, abbiamo presentato un modulo di richiesta. Non ci sono scadenze di presentazione di richiesta del bonus, se non quella dell’anno solare. La valutazione della documentazione della situazione della persona sarà fatta dai servizi sociali. Il gestore farà le sue verifiche e risponderà entro trenta giorni dalla richiesta alla persona interessata e ai servizi sociali. Il bonus sarà erogato direttamente in bolletta per le utenze dirette, quelle che hanno un contratto con Adf; tramite assegno o bonifico alle utenze indirette, quelle che insistono su un’utenza condominiale. Per l’erogazione del bonus, che riguarda solo i residenti territorio, verrà presa a riferimento la spesa per il servizio idrico integrato dell’anno precedente e sarà erogato andando a vedere quello che la persona ha già percepito. Avrà tre importi che variano in base al fatto che la persona abbiamo già percepito due bonus, un bonus o nessuno. Vogliamo dare una risposta alla maggior parte dei cittadini. Se un utente che ha i requisiti – aggiunge – non ha mai percepito un bonus può vedersi coprire totalmente la spesa che ha avuto nell’anno precedente».
«Se c’è capienza – conclude Scalzi – questo fondo verrà utilizzato anche per coprire situazioni di morosità di queste persone in difficoltà». «Questo lo possiamo fare perché abbiamo un’azienda in salute – conclude il presidente Roberto Renai – la preventivazione del bilancio per il 2025 è di 9 milioni, rispetto ai 18 milioni del 2023 e i 12 del 2024. Questo dimezzamento degli utili è una volontà ben precisa dei soci per riuscire a costruire questi strumenti per la collettività».