Movida, alcol e stupefacenti sull’autobus: controllati 70 giovani grossetani
Il mezzo era diretto a Castiglione per la serata del sabato: azione del “dispositivo Movida” dopo il maxi-tavolo in prefettura
GROSSETO. L’azione è scattata alle porte del capoluogo, in via della Repubblica. Le forze dell’ordine hanno fatto accostare il pullman diretto a Castiglione con a bordo una settantina di giovani e giovanissimi grossetani, la maggior parte dei quali minorenne; e sono partiti i controlli, dai quali è emerso che molti dei passeggeri erano sprovvisti di regolare biglietto di viaggio e soprattutto alcuni di loro avevano con sé alcol e sostanze stupefacenti, individuate anche grazie all’unità cinofila. Motivo per il quale dell’accaduto sono stati avvisati molti genitori.
Il “dispositivo Movida”, così è stato chiamato al vertice in prefettura che si è tenuto martedì con i rappresentanti di alcune amministrazioni comunali, dei gestori del trasporto pubblico, dei sindacati e delle stesse forze dell’ordine, era stato attivato già nella sera di venerdì con le modalità già adottate nel 2024. In questo contesto l’azione compiuta ieri sera esaudisce in pieno le richieste espresse da tutti i soggetti al tavolo: non ritrovarsi come l’estate scorsa a piangere sul latte versato.
Le prime “avvisaglie” a bordo dei bus c’erano già state lo scorso fine settimana, ma i primi episodi eclatanti si erano verificati a Castiglione già nella grande notte di Lucio Corsi all’Eurovision, con risse e bottigliate. I protagonisti sono sempre loro: grossetani che ad agosto 2024 nella cittadina balneare furono coinvolti in una maxirissa con coltellate in cui due ragazzi rimasero feriti, quando un’auto devastò la scalinata dell’Orto del Lilli e la tappezzeria di un mezzo di Autolinee toscane venne vandalizzata con danni il cui ammontare venne stimato in circa 10mila euro.
Tutti i soggetti riuniti a palazzo del Governo avevano ben chiaro come si muovono («come un’onda», aveva riassunto la sindaca castiglionese Elena Nappi al nostro taccuino) , in quali orari e con quali mezzi. Per questo erano stati predisposti degli interventi di deterrenza e prevenzione, il più evidente dei quali – appunto – si è verificato ieri sera, sabato 31 maggio.
Il concetto è semplice, e parte dalla premessa secondo la quale a prendere il bus è chi non ha la patente (proprio perché giovane o giovanissimo): sale quindi a bordo chi ha il biglietto, mentre chi non ce l’ha resta a piedi. Ottenere collaborazione da parte di alcuni ragazzi, però, per il personale viaggiante è tutt’altro che semplice; anche e soprattutto di fronte alla richiesta di esibire un documento di identità. Le “divise” (carabinieri, guardia di finanza e polizia), in questo senso, possono quindi senz’altro rappresentare un elemento di autorità aggiuntivo a supporto di autista e controllore che svolgono solamente il proprio lavoro; meglio se accompagnate dai cani antidroga.
Ieri le modalità sono state un po’ diverse ma il risultato parla da solo. In questo contesto i tre principali municipi coinvolti dal fenomeno della malamovida sono Castiglione, Follonica e Grosseto (a Marina, soprattutto). Elena Nappi, per tutelare la sua cittadina balneare, aveva annunciato al nostro giornale l’intenzione di riproporre l’ordinanza anti vetro da asporto dopo le 22 mentre il suo centro commerciale naturale si è munito di steward (sempre come deterrente) . La Città del Golfo, invece, sta limando gli ultimi dettagli di un protocollo la cui firma è prevista – si apprende dalla giunta – per i prossimi giorni. Abbiamo provato a contattare l’assessore del capoluogo alla sicurezza, Riccardo Megale, ma non abbiamo ricevuto risposta.