Ciak, si gira: la Maremma sul set diventa un “Caro mondo crudele”. E Zerocalcare torna con le sue animazioni
Dopo il successo di “Margini”, ecco il nuovo film firmato Falsetti-Turbanti. Cast di giovanissimi attori: chi sono
GROSSETO. Da venerdì fino al 7 giugno la Maremma torna a ospitare un set cinematografico grazie alle riprese dell’opera seconda dei grossetani Niccolò Falsetti (autore e regista) e Francesco Turbanti (autore e attore) dopo il film "Margini" del 2022 che ha partecipato in concorso alla Settimana internazionale della critica (Sic) della Mostra del cinema di Venezia aggiudicandosi il premio del pubblico, per poi ricevere l’anno successivo due candidature ai David di Donatello: Niccolò Falsetti candidato come miglior regista esordiente e il brano "La palude" nella sezione "migliore canzone originale". Il nuovo film (il titolo, già annunciato, è "Caro mondo crudele") è prodotto da dispàrte, società indipendente fondata a Roma da Alessandro Amato e Luigi Chimienti che festeggia quest’anno dieci anni di attività; Mompracem (società nata dall’incontro tra i registi Antonio e Marco Manetti, i celebri Manetti Bros, con il produttore Carlo Macchitella, scomparso nel 2023, a cui si sono uniti Pier Giorgio Bellocchio e la società tedesca Beta Film); e Fandango, la casa di produzione di Domenico Procacci, con Rai Cinema e in collaborazione con Movimenti. "Caro mondo crudele" si presenta come una commedia nera dai colori pop. La storia è ambientata alla fine degli anni Novanta per cui una delle sfide è far raccontare a dei ragazzi di oggi, tutti debuttanti selezionati grazie ai casting in cui sono stati visionati circa duemila giovanissimi, i coetanei di allora in un’epoca pre social.
Oltre che con il tema dell’incomunicabilità che spesso caratterizza l’adolescenza, nel film i ragazzi si confrontano anche con il tabù della morte. La storia comincia infatti nel momento in cui un ragazzo del gruppo, Mirko, scompare misteriosamente e Giovanna, la protagonista, si mette in testa di capire cosa gli è successo. «Noi non siamo dei sociologi e non pretendiamo di dare risposte - dice Turbanti, che ha scritto il film con Falsetti e Tommaso Renzoni come nel caso di "Margini" e con la new entry di Giovanna Vicari - Ci limitiamo a illuminare certe situazioni tipiche e ad aprire delle prospettive e spazi di riflessione».
Questo secondo lungometraggio nasce da un’urgenza narrativa rimasta in sospeso dopo la chiusura di "Margini". «Ci era rimasta roba nella penna - dice Turbanti - e abbiamo deciso di esplorarla». «Già "Margini" in un primo momento - racconta Falsetti - avrebbe dovuto parlare di adolescenza poi l’età dei protagonisti è cresciuta. Lo facciamo adesso parlando ai ragazzi e di ragazzi ma senza ripulire il loro linguaggio e il loro modo di esprimersi perché non sembri qualcosa di romanzato. Raccontiamo la realtà senza fronzoli, andando a cercare i conflitti, i contrasti».
Dal punto di vista del cast c’è un curioso trait d’union con "Margini" perché Aurora Malianni, la piccola Alice del primo film, nel frattempo è cresciuta, ha fatto un provino molto convincente e ha ottenuto il ruolo di Giovanna. Con lei gli altri adolescenti pronti al loro primo ciak sono Guglielmo Tanganelli, Elena Fioravanti, Samuele Sabatini, Giulio Iapichino e Leonardo Baldoni; mentre Tara Trocchia ha già avuto modo di lavorare in un videoclip di Falsetti quando era più piccola. Per quanto riguarda gli interpreti adulti i ruoli principali sono di Francesco Turbanti e Petra Valentini. Ieri produzione e autori si sono incontrati con i rappresentanti delle istituzioni che collaborano per le location e le esigenze della troupe nella sede della Mediateca digitale della Maremma. «Con "Margini" c’è stato un lento avvicinamento con il territorio - dice il produttore Alessandro Amato, presente con la collaboratrice di dispàrte Angelica Gismondi - Poi l’amore vero è esploso con l’uscita del film nelle sale. Stavolta chiaramente le cose sono più facili ma contiamo comunque sui legami con le persone. Nei luoghi non abituati al cinema è ancora possibile fare un film in maniera artigianale e questi legami sono importantissimi».
Amato ha annunciato che anche in questa opera seconda di Falsetti e Turbanti è confermata la partecipazione di Michele Rech in arte Zerocalcare, che con lo studio Movimenti realizzerà alcune scene di animazione per il film.