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Grosseto, pale eoliche nella zona Morellino: il sindaco si precipita al ministero


	Un impianto di pale eoliche (foto d’archivio)
Un impianto di pale eoliche (foto d’archivio)

Previsto un incontro con il sottosegretario di Stato Claudio Barbaro sul tema. Rossi (FdI): «Intervento invasivo in un’area a vocazione vinicola e turistica»

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GROSSETO. Un nuovo impianto eolico? No, grazie, rispondono sindaco di Grosseto e deputato di Fratelli d’Italia. Sul piatto la possibile installazione di pale eoliche – dovrebbero essere undici – nella zona del Morellino di Scansano.

Per questo dopodomani, martedì 4 febbraio, il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna sarà a Roma per incontrare il sottosegretario di Stato Claudio Barbaro e ribadire la netta contrarietà alla realizzazione del parco eolico in Maremma. Un progetto, dice l’amministrazione comunale, che prevede l’installazione di undici torri eoliche nel cuore di un territorio unico per paesaggio, agricoltura e turismo, mettendo a rischio un patrimonio di inestimabile valore.

L’incontro è stato fissato grazie al supporto della senatrice Simona Petrucci e vedrà la partecipazione anche della sindaca di Scansano, Maria Bice Ginesi, e del sindaco di Magliano in Toscana, Gabriele Fusini. Un momento cruciale, sottolineano dall’ente comunale, per portare all’attenzione del governo le forti criticità di un impianto che potrebbe compromettere lo sviluppo economico e ambientale della zona. «Il confronto con il sottosegretario rappresenta un ulteriore passo nella battaglia contro un progetto che non tiene conto delle peculiarità della Maremma e del suo tessuto produttivo. La volontà è quella di fermare l’iter e difendere il territorio da un intervento invasivo che rischia di stravolgere il paesaggio», aggiungono dal Comune.

D’accordo Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d’Italia e componente commissione Ambiente della Camera. «Trovo assurdo – dice Rossi – il solo fatto di averlo pensato, figuriamoci realizzarlo. Un intervento così invasivo in una area Dop come quella tra i comuni di Scansano e Magliano in Toscana. Non sono contrario alla produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili – chiarisce il deputato – ma bisogna usare buon senso quando si individua la collocazione. Scansano ha già dato il suo contributo: su quel territorio ci sono già installate pale eoliche. Quindi, adesso basta con altri impianti che deturperebbero paesaggio e arrecherebbero un notevole danno economico alle molteplici aziende agricole e agrituristiche della zona del Morellino. Per scongiurare tutto questo, mi sono già mosso avviando con il ministero competente una interlocuzione, facendo pervenire la mia contrarietà. Il territorio dove sarebbe prevista l’istallazione delle pale – spiega il deputato – è una zona di pregio naturale, a forte vocazione agricola, turistica e soprattutto vitivinicola. Dal 1978 zona Doc, e dal 2007 Docg, frutto del lavoro decennale svolto dai viticoltori e vinificatori della zona, che, con l’eventuale installazione di queste pale, potrebbero veder vanificato in un attimo il lavoro svolto in decenni di sacrifici. Vi è una normativa chiara: Regione Toscana e Giani – invita Rossi – facciano la loro parte, come il ministero competente sono certo che farà la propria per il bene di cittadini e territorio».
 

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