Grosseto, addio a Franca Ciurli: è stata la regina della pasticceria Giannini
Cordoglio del sindaco Vivarelli Colonna: «Con lei se ne va un altro pezzo della nostra città». Il ricordo della “sorella minore” Monia Cavini: «Commerciante nata, per me era di famiglia»
GROSSETO. La città perde una dei suoi personaggi più conosciuti e amati: Franca Ciurli, 86 anni, la regina della Pasticceria Giannini, morta nelle prime ore di oggi all’ospedale Misericordia.
Ciurli ha preso per la gola generazioni di grossetani, che dai primi anni Settanta e fino al 2017 (anche se per alcuni anni era rimasta al fianco del nuovo proprietario, Salvatore Di Mella) sono andati a fare colazione o merenda alla pasticceria Giannini, che il marito Giulio aveva aperto in via Pinturicchio, dopo aver alzato la saracinesca de La Favorita in viale Sonnino.
Ciurli era originaria di Castiglione della Pescaia, ma ha trascorso una vita intera nel capoluogo. Insieme all’amato Giulio aveva costruito una stupenda villa a Rispescia, ma dopo la morte di lui, avvenuta nel 2009, ma soprattutto dopo una brutale aggressione, decise che era il momento di tornare a vivere a Grosseto.
Fino a qualche mese fa, con il suo proverbiale sorriso, andava in giro con le amiche fermandosi a parlare con le migliaia di persone che aveva servito nella sua pasticceria.
La scomparsa di Franca Ciurli ha colpito l’intera comunità, e anche il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha voluto salutarla dal suo profilo social istituzionale: «Apprendo con estrema tristezza la notizia della morte di Franca Ciurli, la storica titolare della conosciutissimo pasticceria Giannini. Con lei se ne va un altro pezzo della nostra Grosseto».
La ricorda la manager di pugilato Monia Cavini, da sempre sua cliente abituale: «Franca era una commerciante nata. Per me è stata una sorella più grande, una di famiglia. Il marito Giulio ha preparato la torta per il mio battesimo quella per il mio matrimonio, un gioiello unico nel suo genere, ma da quando avevo 3 anni babbo Umberto e mamma Rossana frequentavano la sua pasticceria. Quando parlo di Franca – aggiunge – l’abbino ai sandwich che nonna Ugolina, che abitava in via Veronese, mi portava per la merenda, ma anche alle uova di cioccolata che preparava per Pasqua».
Cavini ha continuato a frequentare la pasticceria Giannini anche da adolescente e quando ha messo su famiglia: «Tutte le mattine alle 8,40 con Fabrizio (il marito Fabrizio Corsini, ndr) ci sistemavamo in quello che era il nostro tavolo (e se era occupato lo liberava, faceva alzare i clienti) e iniziavamo la giornata con un bel cappuccino e una delle sue gustose paste. Franca era unica, una chiacchierona con la quale il tempo volava. Lei e Giulio – continua Cavini – erano gelosi della loro produzione: all’inizio facevano un po’ di laboratorio, poi decisero di vendere i loro prodotti solo in pasticceria».
Franca Ciurli è stata un’istituzione: la sua pasticceria era frequentata da ogni genere di persona. La “signora Giannini” aveva sempre una parola dolce, un suggerimento. I figli che non ha avuto erano i ragazzi che entravano nel suo bar, ai quali si rivolgeva in maniera amorevole. E così è stato dal primo all’ultimo giorno, quando decise di lasciare definitivamente il bancone a Salvatore Di Mella, diventato ufficialmente proprietario l’8 settembre 2017, a oltre quarant’anni dell’apertura insieme al marito. Una vita intera, spesa in mezzo alla gente. Da qualche mese non si vedeva più fuori dalla sua casa in centro storico, ma non aveva perso la voglia di vivere che l’ha sempre caratterizzata. Funerali sabato 25 gennaio alle 15 a Sterpeto, poi la cremazione.
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