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Pesci morti a Orbetello, aiuti per pescatori e stabilimenti. Ma in piazza esplode la rabbia: «Sindaco dimettiti»


	La protesta in piazza e i pesci morti 
La protesta in piazza e i pesci morti 

Per l'Arpat l'acqua è balneabile ma in molti hanno deciso di disertare le spiagge. La Regione chiederà la calamità naturale

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ORBETELLO. Ristori per pescatori e stabilimenti balneari colpiti dalla maxi morìa di pesce - nell’ordine di moltissimi quintali - nella laguna di Orbetello. Arriveranno dalla giunta regionale, che si muoverà su tre fronti. Lo annuncia il presidente Eugenio Giani dopo il sopralluogo compiuto dagli assessori Monia Monni e Alessandro Marras e dopo la seduta di giunta del pomeriggio. Attraverso la norma di Protezione civile sull’emergenza regionale, sarà offerto un sostegno al Comune per le spese che ha dovuto affrontare nell’immediato. «Lavoreremo anche - spiega Giani -, attraverso un apposito gruppo di lavoro, a una legge sui ristori: vogliamo sicuramente aiutare i pescatori che hanno avuto un danno economico per il minor pescato raccolto e alcuni stabilimenti turistici e balneari di Ansedonia che hanno subito disagi».

La situazione dell'acqua e le laghe in decomposizione

L’acqua è balneabile, come ha certificato Arpat, ma le alghe in decomposizione e la situazione nella laguna hanno magari dissuaso molti dall’andare in spiaggia. «La Regione - prosegue Giani - chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Governo, come fu fatto nel 2015: passaggio essenziale per ristorare in modo complessivo le attività legate alle pesca e finanziare tramite il Feampa (fondo europeo per affari marittimi, pesca e acquacoltura, ndr) il ripopolamento della laguna». Per Giani l’emergenza della laguna va affrontata in maniera strutturale, al di là della contingenza.

«Dal 2015 ogni anno, più o meno, assistiamo a questo fenomeno nel momento di massimo surriscaldamento - sottolinea -. Devono essere individuati interventi strutturali. Abbiamo bisogno del parere degli scienziati, che ci dicano che cosa fare. Dobbiamo intervenire sui canali, anche sotterranei, per favorire la circolazione dell’acqua e bonificare i luoghi da liquami. Orbetello è un sito di interesse nazionale. La Regione è pronta a fare la sua parte, ma anche il Governo deve fare la propria e sostenerci finanziariamente».

Orbetello scende in piazza

A Orbetello, nel frattempo, una parte della cittadinanza rompe gli indugi e scende in piazza per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco ma anche per proporre soluzione per la salvezza della laguna. L’assemblea organizzata dal collettivo Kairos ha cercato di dare voce ai cittadini stanchi di vedere la laguna morente all’arrivo di ogni estate. Fra gli interventi quello del biologo Mauro Lenzi che ha ricordato l’importanza del suo metodo, la risospensione dei sedimenti (solcare la laguna con i battelli per sminuzzare le alghe) che però è stata fatta veramente per poco tempo e quindi non ha dato gli effetti sperati. «I battelli con cui viene svolta sono vecchi e pochi. Avevo proposto l’acquisto di un battello da 45mila euro che avrebbe potuto essere risolutivo. In laguna arrivano troppe sostanze che costituiscono nutrimento per le alghe».

Le proposte dei manifestanti

Fra le proposte giunte dai manifestanti anche la costituzione di un ufficio tecnico che si occupi solo di laguna composto da esperti che possa lavorare tutto l’anno e non solo nelle emergenze. Per i manifestanti, da anni si spendono soldi per la laguna senza un progetto preciso: «Prima si deve capire come spendere i soldi e poi chiedere i finanziamenti altrimenti sarà sempre emergenza». Portati in piazza anche i problemi per il turismo. Gli organizzatori hanno ricordato agli intervenuti che al momento, a Orbetello, non c’è divieto di balneazione in nessuna parte del mare orbetellano. Quanto alla laguna, la situazione resta critica

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