Castiglione, famiglia truffata per le vacanze: la villa affittata non esiste e la caparra è persa
La foto dell’annuncio di Castiglione era di una villa a Ostuni
CASTIGLIONE. Le foto sull’annuncio pubblicato su Facebook mostrano gli interni di una casa spaziosa, moderna. C’è un ampio salotto, ci sono le camere da letto, c’è un bel bagno: le piastrelle che simulano la pietra, un mosaico azzurro, i sanitari nuovi, con alcuni dettagli in legno. Ma soprattutto in quella casa, in una via vicino al mare a Castiglione della Pescaia, accettano villeggianti con non uno, bensì tre cani.
L’annuncio con il raggiro
Così a una famiglia che abita in provincia di Torino, dopo aver postato a marzo un annuncio in cui cercava un affitto estivo ad agosto, quasi non sembrava vero di aver trovato una villetta simile e pure a due passi dalla spiaggia. Sapevano che con tre cani la ricerca non sarebbe stata semplice. Eppure sono stati contattati da diverse persone, tra cui una signora che appunto proponeva questa situazione. La casa – ha spiegato loro – era di un parente che a sua volta aveva dei cani. Nessun problema, quindi. Si sono scambiati il numero, hanno parlato via messaggio e tramite telefonate, si sono accordati sul prezzo (2100 euro per due settimane), sul periodo (dal 3 al 17 agosto).
L’acconto chiesto dalla proprietaria
«Risentiamoci un paio di settimane prima la partenza per concordare la consegna delle chiavi», ha detto loro la proprietaria dell’immobile. Prima però, per fermare la casa, ha voluto un acconto: il 30%. Circa 600 euro. «Le abbiamo inviato il bonifico, lei ci ha confermato di aver ricevuto tutto correttamente», racconta la famiglia. Bene, arriva la scorsa settimana. «La chiamiamo, ma non risponde. All’inizio – spiegano – non ci abbiamo dato molto peso, pensavamo fosse impegnata». Riprovano. Mandano messaggi, e-mail. Nulla. Provano a chiamare. Si sente uno squillo, poi l’utenza non è più disponibile. «Il mio compagno – racconta Francesca (il nome è di fantasia per tutelare le persone coinvolte, ndr) – ha provato a scrivere anche su WhatsApp al numero che avevamo, fingendosi interessato dell’affitto. L’ha bloccato».
Il sospetto della truffa
E lì il sospetto che fosse una truffa ha cominciato a rafforzarsi. In realtà un dubbio era già venuto prima. «Non avevamo mai avuto una fotografia della casa dall’esterno, solo gli interni. L’unica che ci ha mandato del fuori della villetta – spiega Francesca – era presa da Google Maps, uno screenshot. Si è “giustificata” dicendo che così potevamo vedere come il mare fosse vicino. Non ci abbiamo più pensato». Poi l’annuncio della casa aveva tanti “mi piace”, nessun commento negativo. Però, vedendo che questa signora era sparita per giorni, il dubbio è diventato quasi certezza. «Allora – prosegue Francesca – abbiamo fatto delle ricerche su un altro gruppo di affitti e abbiamo trovato un’altra utente che lamentava la stessa vicenda (dopo l’acconto questa persona non è più rintracciabile) con un post del 5 luglio: il nome della persona che aveva proposto la casa è lo stesso, così come le foto degli interni della villetta. È la stessa casa». Pure il periodo di agosto era lo stesso. Ma a cambiare erano sia il numero di cellulare, sia l’Iban a cui fare l’acconto.
La villa è in Sardegna
Non solo. Il bagno dell’annuncio che ha visto Francesca insieme alla sua famiglia – con il mosaico azzurro e i dettagli in legno -, quello che doveva essere di quella casa a Castiglione della Pescaia, esiste sì, ma in una villa a Ostuni. Il Tirreno infatti ha provato a cercare su Google (tramite la ricerca per immagini) le foto dell’annuncio castiglionese. Quella del bagno è identica a una che si trova in un sito di una villa pubblicizzata a Ostuni, in Puglia. Stessa angolatura, stesse decorazioni, stessa doccia, stessi dettagli sui sanitari. Pure il porta asciugamani con gli asciugami sopra sono identici. Da Castiglione a Ostuni il viaggio per andare in bagno non è breve.
Alla fine Francesca insieme alla sua famiglia sporgerà denuncia ai carabinieri. E la vacanza? «Mio papà – racconta Francesca – è riuscito a trovare una casetta all’ultimo tramite agenzia». Le vacanze insomma sono salve. Ma resta l’amaro di aver perso la caparra e di fatto di rischiare di non poter più fare le ferie. «Si è accontentato, ma abbiamo rischiato di non poter venire a Castiglione del tutto, oltre alla perdita economica»».
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