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Falchi pescatori, Mora e Orbetello sono diventati genitori: si è schiuso il primo uovo

Falchi pescatori, Mora e Orbetello sono diventati genitori: si è schiuso il primo uovo<br type="_moz" />

I tre esemplari sono ospiti del nido posto sul traliccio dell’Oasi del Wwf della Laguna

29 aprile 2024
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ORBETELLO. Si è schiuso il primo uovo della coppia di falchi pescatori ospiti del nido posto sul traliccio nell’Oasi Wwf della Laguna di Orbetello.

Ne dà notizia lo stesso Wwf, aggiungendo che «si tratta del primo nato di questa stagione riproduttiva, per la coppia storica formata da Mora e Orbetello. Il nido si trova di fronte a uno dei capanni di osservazione del sentiero dell’Oasi: i visitatori hanno così potuto osservare a debita distanza e senza arrecare disturbo il nido. Dalla telecamera la femmina appare sempre in cova, ora si attende la schiusa delle altre 2 uova, a distanza di 48 ore l’una dall’altra. I pulli verranno inanellati dai responsabili e tecnici del Progetto falco pescatore, progetto grazie al quale il rapace è stato reintrodotto da anni e ha ripreso a riprodursi in Italia».

Dei due nati dell’anno scorso, uno continua a frequentare l’area dell’Oasi, dice ancora l’associazione, l’altro è stato segnalato alle Saline di Trapani, altra riserva gestita dal Wwf.

E l’associazione coglie l’occasione di questa buona notizia per il mondo ornitologico per annunciare che tornano proprio in questi giorni le Giornate delle Oasi del Wwf, rinnovate e ancora più ricche. Quest’anno infatti sono ben cinque i weekend nei quali il pubblico di tutta Italia potrà scegliere tra 150 eventi e aperture straordinarie per immergersi nella natura d’Italia: un vero e proprio Mese delle Oasi. Dalla storica Burano in Toscana, la prima, nata nel lontano 1967, alle Saline di Trapani, dove convivono conservazione e produzione con metodi tradizionali del sale, dai boschi della Valtrigona in Trentino all’Area Marina Protetta di Miramare a Trieste. Sono tutti luoghi di difesa e promozione del valore natura in cui scoprire la storia delle specie simbolo come lontra, cervo sardo, orso bruno marsicano, salvate grazie allo sforzo collettivo avviato dal Wwf da oltre 50 anni, e gli innumerevoli servizi che forniscono al nostro benessere e alla nostra salute.

A breve saranno rese note anche le iniziative che riguardano le oasi della nostra provincia. Il Wwf invita a seguire il sito www.wwf.it.
 

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