Il Tirreno

Grosseto

L’incidente

Si schianta con la Tesla nella notte: «Nicola sta bene, ce lo ha detto lui»

di Matteo Scardigli
Nicola Nelli e la carcassa della sua auto
Nicola Nelli e la carcassa della sua auto

Parla il padre del 28enne di Sticciano ricoverato alle Scotte dopo l’incidente

15 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





ROCCASTRADA. «Ha delle fratture ma sta bene». A rassicurare tutti i compaesani in apprensione per la salute di Nicola Nelli, il 28enne che nella notte fra venerdì e sabato si è schiantato sulla Sp20 al sedile del guidatore della sua Tesla appena comprata, è il padre Patrizio.

Nicola è conosciutissimo e molto amato nella sua Sticciano. Macchinista come il padre, per tradizione familiare, è anima del memorial Alessio Cherubini: il torneo di calcio a 5 organizzato da Avis Sticciano per ricordare la figura dell’ex membro del consiglio direttivo della sezione locale dell’associazione.

Nella notte fra venerdì e sabato, Nicola stava viaggiando sul tratto di strada fra Ribolla e Castellaccia, all’altezza del bivio di raccordo con la Quattro Corsie. Dopo una curva la macchina è uscita dalla carreggiata, si è girata su se stessa, è entrata in fossetta e si è capovolta, è finita nel terreno di un oliveto strappando la rete di recinzione, rimanendo intrappolata.

Sul posto erano intervenuti l’Anpas di Sassofortino, i carabinieri, la Misericordia di Roccastrada, l’elisoccorso Pegaso 2 e i vigili del fuoco. Erano stati proprio i pompieri ad arrivare per primi: avevano tagliato il metallo e liberato l’uomo, estratto poi dalle lamiere. Medici e paramedici gli avevano prestato le prime cure: sbalzato all’interno dell’abitacolo aveva riportato diverse ferite, aveva la faccia tumefatta e un taglio ben visibile e profondo sulla testa; per sua fortuna sembra che gli airbag avessero reagito tempestivamente, ma era comunque chiaro che dovesse essere immediatamente medicato. Pegaso 2 era atterrato poco dopo nel vicino campo comunale dove si allena e gioca il Ribolla. I volontari dell’Anpas si erano occupati del trasporto. L’elisoccorso aveva spiccato il volo in direzione del policlinico di Santa Maria alle Scotte di Siena, dove il ferito era stato consegnato al personale ospedaliero in attesa alla piazzola di atterraggio.

«Nicola era stato sedato e intubato, e ricoverato in rianimazione. Ci hanno spiegato che, data la dinamica, in questi casi questa è la prassi», racconta ancora Nelli padre, che poi aggiunge: «È stato poi “stubato” e fatto uscire dalla sedazione, ha diverse fratture ma sta bene: abbiamo parlato, era dolorante per le fratture riportate ma sta bene».

Di nuovo, la notizia è rimbalzata rapidamente nella frazione di Sticciano e nell’intero territorio di Roccastrada, dove tutti adesso aspettano di riabbracciare il loro Nicola. Ma per questo dovranno, ragionevolmente, trascorrere però altri giorni ancora; forse meno di quelli che ci si potrebbe aspettare: «I medici si sono mostrati molto ottimisti con noi, facendoci capire che Nicola potrebbe essere trasferito in un altro reparto abbastanza presto», anticipa il padre Patrizio.

La famiglia si prende ancora qualche tempo per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti in quella notte da dimenticare, ma anticipa che non mancherà di farlo nei prossimi giorni. Intanto sta vicina al suo Nicola.


 

Primo piano
Sicurezza sul lavoro

Caso Report, Fabrizio Santucci (Confindustria) “smentisce” Franchi: «Il cavatore è un lavoro pericoloso»