Addio pesci, l’acquario non riapre. Al suo posto arrivano i pipistrelli
Talamone. La struttura fu chiusa 4 anni fa per un guasto tecnico
TALAMONE. L’acquario di Talamone non riaprirà. Al suo posto, molto probabilmente, potrebbe nascere un centro nazionale di recupero dei chirotteri, meglio conosciuti come pipistrelli. Un luogo di recupero ma anche un luogo nel quale possano accedere e scoprire tante curiosità su un mammifero che intorno a sé crea, a volte, un certo alone di mistero. Uno degli animali preferiti dai bambini che amano anche festeggiare Halloween.
L’acquario di Talamone è chiuso da 4 anni. L’ultimo avviso sul sito del Parco Regionale della Maremma risale al 30 settembre 2019. Si annunciava la chiusura a partire dal primo ottobre.
Da allora l’acquario non è stato più riaperto. La rottura dell’impianto di condizionamento aveva impedito la riapertura: i pesci erano stati trasferiti a Livorno visto che le alte temperature, senza aria condizionata, ne avrebbero potuto provocare la morte. Si trattava di una piccola struttura – dotata però di vasche, che descrivevano i principali habitat presenti nel mare. Era presente una collezione di conchiglie raccolte sulle spiagge locali, una mostra fotografica permanente e percorsi interattivi che lo facevano essere – come era scritto sul suo sito internet – «uno strumento di educazione ambientale, informazione e sensibilizzazione sui problemi del mare».
L’acquario era aperto solo da giugno a settembre e sembrava che una volta sistemato l’impianto di condizionamento la struttura dovesse riaprire, invece sono state prese decisioni diverse, dettate anche da considerazioni sul rapporto fra costi di gestione e numero dei visitatori.
«Sono state fatte delle valutazioni – spiega il delegato ai lavori pubblici, ex senatore Roberto Berardi – che hanno portato a prendere questa decisione. Il progetto a cui stiamo lavorando, in collaborazione con il Parco della Maremma, è quello realizzare un centro di recupero nazionale di pipistrelli. Lo scorso anno, ad esempio, solo nel Lazio sono stati recuperati centinaia di pipistrelli in difficoltà. Oltre al centro di recupero, visto anche l’interesse che questa specie suscita nelle persone, come dimostra anche il successo della mostra che è stata fatta proprio al Parco della Maremma, la struttura potrà ospitare visitatori per mostre e altri eventi che aiuteranno a scoprire e conoscere sempre meglio questo interessante animale. Stiamo elaborando un progetto per ottenere i fondi dal Ministero dell’ambiente. Resterà però il centro di recupero delle tartarughe marine Tartanet».
La palazzina che ospitava l’acquario è stata riqualificata con un intervento da 50mila euro. Sono stati rifatti gli intonaci visti anche i problemi legati all’umidità che erano stati creati dallo stesso acquario; lo stabile ora è pronto anche a ospitare congressi.
In futuro l’edificio, che un tempo accoglieva anche le ex scuole elementari del paese, potrà avere una destinazione legata alla realizzazione del porto di Talamone.
Per il momento, però, l’idea più papabile sembra quella di un centro dedicato ai pipistrelli che sono anche animali molto «utili», visto che si cibano anche di insetti.
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