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Nuova centrale geotermica a Monterotondo, si riparte: ma il progetto sarà ridotto

di Michele Nannini
Nuova centrale geotermica a Monterotondo, si riparte: ma il progetto sarà ridotto

Monterotondo Il sindaco: «Massimo impegno sui tempi»

28 giugno 2023
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MONTEROTONDO MARITTIMO. Sette anni fa era tutto pronto per la realizzazione della centrale geotermica Monterotondo 2 da parte di Enel Green Power, una struttura prevista nell’area di podere Barghini e podere Milia con una potenza di 20 megawatt e una capacità produttiva annunciata di circa 150 milioni di chilowattora all’anno, quanti ne servono per una media città italiana. Un progetto ampio, che avrebbe portato enormi benefici all’economia locale fra i soldi spesi per la realizzazione (110 milioni di euro) e le ricadute occupazionali (100 persone impegnate nella costruzione e 40 successivamente nella centrale) con alle spalle un percorso autorizzativo lungo e che era arrivato all’ultimo step, quello che prevede il sondaggio con i pozzi nella zona della centrale per verificare la sostenibilità del dimensionamento progettato.

E che però proprio in quella fase s’interruppe, in quanto le previsioni originarie di produzione elettrica non erano commisurate alle condizioni naturali del territorio. Lo stop ha di fatto bloccato ogni procedura e ha costretto a ripartire da capo e proprio in questo percorso si inserisce il procedimento per il rilascio autorizzativo iniziato qualche mese fa e che adesso è arrivato all’avviso della procedura di apposizione del vincolo preordinario di esproprio e di dichiarazione di pubblica utilità per numerose particelle nel comune collinare.

«Il dimensionamento di 20 megawatt non era possibile – conferma il sindaco Giacomo Termine – a seguito di questa mutata condizione Enel ha quindi avviato le pratiche per una centrale più ridotta che avrà una potenza prevista di 5 megawatt. Le normative regionali e nazionali infatti prevedono in casi come questi l’avvio ex novo di un iter autorizzativo in quanto è impossibile modificare quello precedente, quindi tutto il percorso è iniziato da capo e sta procedendo ormai da tempo. Siamo ovviamente contenti che l’azienda faccia un investimento così importante nel territorio – conclude il primo cittadino – ci eravamo messi di impegno a suo tempo per far autorizzare la centrale da 20 megawatt e a maggior ragione ci impegneremo per arrivare alla conclusione dell’iter per quella da 5», chiosa il sindaco.

Tecnicamente la centrale sarà un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a reiniezione totale, una centrale a ciclo binario che andrà a ricadere nel comune di Monterotondo nell’ambito della vecchia concessione di coltivazione Milia, il torrente presente nell’area della futura centrale; nei sistemi a ciclo binario il fluido geotermico viene utilizzato per vaporizzare con uno scambiatore di calore un secondo liquido con temperatura più bassa rispetto all’acqua.

Proponente è la società Enel Green Power Italia che dopo la presentazione alla Regione Toscana dell’istanza per il rilascio del provvedimento autorizzativo ha chiesto la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza con il vincolo all’esproprio, servitù coatta o disposizione di occupazione temporanea delle aree interessate al progetto, 163 zone di vari proprietari (privati, ma anche alcune particelle della Regione Toscana).

Difficile al momento quantificare i tempi per la realizzazione della centrale visto che siamo ancora nel pieno del percorso autorizzativo.

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