Orbetello, di fronte alla laguna è sbocciato un grande tulipano in calcestruzzo
Inaugurata l’installazione della scultrice statunitense Overton
ORBETELLO. A Orbetello è arrivata Tulip, la monumentale opera scultorea dell’artista Virginia Overton. L’installazione fa parte di un progetto che lega il Comune di Orbetello e Hypermaremma, associazione di promozione sociale i cui soci fondatori sono Carlo Pratis, gallerista, Giorgio Galotti, gallerista e Matteo d’Aloja, collezionista e manager.
«L’arte moderna fa discutere – dice l’assessora alla cultura del Comune di Orbetello Maddalena Ottali presentando l’installazione – ma anche questo fa parte del gioco e magari avvicina le persone all’arte, in un modo o nell’altro. Orbetello ha reagito in modi diversi all’arrivo di questa opera e mi dispiace che questa mattina ci siano pochi orbetellani a sentire la spiegazione di cosa sia questa realizzazione e come rappresenti la sua installazione. Queste opere che da alcuni anni, grazie a Hypermaremma, servono a riqualificare il territorio. Abbiamo ancora molte cose da fare ma questo non vuol dire che intanto non si possa partire facendo installazioni di arte moderna che aiutano proprio questa riqualificazione».
L’arrivo dell’imponente opera che ricorda un “tulipano” e che ha trovato posto davanti alla ex Polveriera Guzman di Orbetello a due passi dalla laguna, è stata preceduta da commenti non proprio benevoli. Nei giorni scorsi era stata usata anche per far fare la pipì a un cane e qualcuno ci aveva appiccicato una gomma da masticare.
Che piaccia o meno Tulip è un’opera di 6 metri d’altezza in calcestruzzo punteggiata da una costellazione di “finestrelle” di vetro rosa. Disposti “schiena contro schiena”, tre segmenti verticali ricavati da stampi preesistenti e tipicamente utilizzati per la costruzione di grandi gallerie formano una struttura eretta che si apre verso la volta celeste.
A pochi passi dall’opera presentata ieri (nella foto di gruppo da sinistra a destra, Maddalena Ottali, Giorgio Galotti, Carlo Pratis, Virginia Overton e Matteo d’Aloja), gli stessi stampi sono stati collocati come fossero delle panchine sulle quali potersi sedere per osservare la laguna di Orbetello.
È possibile anche “entrare” dentro la scultura e osservare il cielo da una sorta di triangolo che formano proprio i lastroni usati per realizzarla. Hypermaremma invita orbetellani e turisti a muoversi intorno all’opera e alle sue panchine circostanti senza prediligere un’unica prospettiva. Tulip e il paesaggio maremmano riflettono sul nostro territorio e sulla nostra comunità, mettendoli entrambi in primo piano.
È stata Overton a volere che l’opera venisse a contatto con le persone e fosse giorno e notte visitabile.
Tulip è stata presentata per la prima volta in occasione della 59ª Biennale di Venezia. Trovò collocazione accanto all’Arsenale; adesso ha trovato posto accanto alla ex Polveriera. Un connubio importante che lega due territori. Il lavoro della Overton dialogherà con la storica architettura della Polveriera Guzman: edificio costruito nel 1692, in epoca spagnola, dall’architetto fiammingo Ferdinand De Grunembergh. Nel corso della storia fu utilizzato come deposito di polveri da sparo, rimanendo chiuso al pubblico per molto tempo. Attualmente è la sede del Museo archeologico di Orbetello dove reperti etruschi, romani e medievali recuperati nelle località limitrofe sono conservati per raccontare le gesta delle popolazioni del passato. «L’arte moderna serve – hanno detto da Hypermaremma - a far avvicinare all’arte anche chi critica l’opera. Genera curiosità. Questo per noi è già un piccolo miracolo». Virginia Overton è nata a Nashville, Tennessee, nel 1971 e vive e lavora a Brooklyn, New York. Il lavoro di Overton comprende installazioni, sculture e fotografie. Tulip resterà a Orbetello fino all’8 ottobre. L’installazione è stata possibile grazie alla collaborazione con White Cube.