Il Tirreno

Grosseto

Il furto

Derubata nel suo negozio da tre donne che si fingono clienti

di Nicole Terribile
Derubata nel suo negozio da tre donne che si fingono clienti

Grosseto, la commerciante non ha trovato più il portafogli, dentro c’erano 600 euro. Prima di riuscire a bloccare il bancomat ha subito anche un prelievo

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GROSSETO. Giulia (nome di fantasia) cammina per il suo negozio. Si trova a Grosseto, non lontano dalla zona centrale della città. Indica il punto in cui si trovava mentre parlava con quelle donne che credeva essere delle clienti e che, invece, erano delle ladre, come comprende poco dopo. Cammina nel negozio ben illuminato dalle vetrate, poi punta il dito contro il magazzino.

La rabbia sale, così come il dispiacere. Scuote la testa più volte. «Avevo lasciato lì il portafogli. Come ho fatto a essere così tonta». Qualche giorno fa, Giulia è stata vittima di un furto: le sono stati portati via circa mille euro. Racconta quanto accaduto, nella speranza che altri commercianti e imprenditori non cadano nello stesso tranello in cui, purtroppo, è caduta lei. E mentre racconta, la rabbia monta sempre più unendosi a una sensazione strana, fatta di dispiacere, senso di colpa e anche un po’di rassegnazione. «Nel negozio sono entrate tre donne: una di loro, la più giovane, avrà avuto 20 anni, le altre due una trentina. Avevano i capelli scuri», dice, e intanto ripercorre il percorso fatto dalle tre donne una volta entrate nel negozio.

Le due trentenni hanno chiesto a Giulia informazioni su alcuni articoli esposti in vetrina. «Che bello, com’è fatto? Vorrei prenderlo. No, non quello. Quello accanto. Senti, ma ce l’hai di altri colori?». Una normale conversazione. Una conversazione che qualunque commessa o commesso può raccontare di aver avuto almeno una volta nella vita con dei clienti. «Due di loro mi chiedevano informazioni, mentre la più giovane camminava dall’altra parte del negozio. Si è avvicinata sempre più alla porta del magazzino. L’ho vista, quando mi sono girata un attimo, ma non ho pensato “male”, sembrava che stesse semplicemente dando un’occhiata agli oggetti esposti».

Ma così non è stato. Probabilmente, mentre Giulia stava prendendo gli oggetti che le avevano richiesto le due donne, la più giovane del gruppo è entrata velocemente nel magazzino e ha preso il portafogli della titolare. Forse già sapeva dove andarlo a cercare. Alla fine, il trio se n’è andato senza comprare niente, e Giulia è tornata al suo lavoro. Si è accorta che il suo portafogli era sparito solo qualche ora più tardi. Lo ha cercato ovunque, ma senza successo. E lì ha capito. Nel portafoglio c’era l’incasso degli ultimi giorni, circa 400 euro, e 200 dollari canadesi (che corrispondono a circa 135 euro).

Non solo. Le malviventi hanno trovato il pin del suo bancomat, che era dentro a uno degli scomparti del portafogli, e sono riuscite a fare un prelievo di qualche centinaio di euro, prima che la carta venisse bloccata. Furti di questo tipo erano già capitati in alcuni negozi in città. Qualche tempo fa, era successa la stessa cosa a una barista grossetana: aveva poggiato la borsa dietro al bancone. Mentre un uomo ordinava un caffè, un altro ne aveva approfittato per infilare la mano nell’area riservata ai dipendenti, prendere la borsa e andarsene velocemente. La donna si era poi resa conto di cosa era successo grazie alle telecamere di videosorveglianza.

Giulia, comunque, ha fatto denuncia alla stazione dei carabinieri di piazza La Marmora. Adesso, per lei, rimane tanto rammarico. «Uno lavora e si spacca la schiena per tutti i giorni. E per cosa? – si domanda -.Mi stupisco ancora della cattiveria delle persone».


 

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