«Sono amico di suo figlio». E le rovistano la camera
Anziani coniugi derubati in casa a Grosseto da due truffatori
GROSSETO. «Ciao, non mi riconosci? Sono l’amico di tuo figlio». Sono ancora sotto choc i due anziani raggirati martedì mattinai da due malviventi che, fingendo di essere amici del figlio, sono entrati nel loro appartamento in zona Gorarella e hanno portato via una fede nuziale e dei contanti. Sono le 12,30, l’ora in cui quasi tutti i giorni i due anziani – 84 anni lui, 74 lei – sono soliti tornare dopo aver passato la mattina nel loro orto. L’anziano trova davanti al cancello un uomo e una donna. Hanno 50 anni circa. Lui ha i capelli brizzolati, entrambi hanno modi di fare gentili. L’uomo si mette a parlare con l’anziano, come se lo conoscesse, e s’incamminano verso la cantina, dove l’anziano deve posare alcune cose che aveva portato con sé all’orto. Dopo qualche istante arriva in cantina anche l’anziana. «Signora, non mi riconosce? Sono l’amico di suo figlio. Sono cresciuto anche io in questo palazzo, poi mi sono trasferito più di 20 anni fa. Non si ricorda?», domanda l’uomo. «Sei Mario (nome di fantasia)?». «Sono proprio io». «Come sei cambiato. Eri uno scricciolino. Guarda come sei diventato!», risponde l’anziana, stupita dal cambiamento di quel ragazzo mingherlino che era solito uscire con suo figlio, e che invece ora è un uomo ben piazzato. L'uomo racconta alla signora che sta per sposarsi: «Sto ristrutturando casa e avevo chiesto a suo figlio se fosse possibile vedere come avete messo le mattonelle nell’atrio. Mi piacevano molto e vorrei rifarle uguali». I due anziani fanno entrare lui e la futura sposa in casa. Si fermano subito all’ingresso; l’uomo li tiene occupati con discorsi sulle mattonelle e sull'arredamento. I due anziani, immersi nella conversazione, non si accorgono di essere solo tre all’ingresso dell’abitazione. La complice, infatti, si allontana e va nella camera. Svuota il cassettone della madia sul letto, alla ricerca di qualcosa di valore, poi il cassetto del comodino per terra, e torna all’ingresso dell’abitazione senza farsi sentire. Lì per lì sembra che non se ne sia mai andata. I due anziani mostrano ai futuri sposi tutta la casa, finché non arrivano nella camera matrimoniale. «Oddio, ma che è successo? Sembra che vi sia entrato qualcuno in casa», dice l’uomo, fingendo di essere sconvolto. «Io non ho lasciato di certo tutta questa confusione questa mattina», risponde l’anziana. «Forse sono entrati i ladri da una finestra», dice la donna. «Controlli se le hanno rubato qualcosa. Tranquilla, io sono un poliziotto, adesso avviso subito i miei colleghi». «Non sembra manchi niente». «Controlli anche la cassaforte», insiste il fantomatico poliziotto. «Non c’è bisogno di controllare, non c’è niente in cassaforte». «Controlli lo stesso». L’anziana, un po’ per lo choc, un po’ perché si fida del ragazzo, apre la cassaforte, dove effettivamente non c’è niente. A quel punto, però, capisce che c’è qualcosa di strano nel comportamento dei due. Prende il cellulare e compone il numero del figlio. «Chi chiami? Li ho già avvertiti io i colleghi». «Mio figlio». Risponde l’anziana. E in quel momento i suoi dubbi vengono confermati dalla reazione dei due. «Ah va bene, comunque si è fatto tardi, noi dobbiamo andare». I due malviventi corrono via dall’appartamento, inseguiti dall’anziana che però non riesce a fermarli. Pochi minuti dopo arriva il figlio della coppia, ma neanche lui riesce a rintracciare i malviventi, che sembra si siano allontanati in auto. Per fortuna, non sono riusciti a prendere altro, se non la fede nuziale dell’anziana e qualche contante. Un bottino tutto sommato magro, ma la paura è tanta. Il figlio della coppia ha sporto denuncia ai carabinieri. Purtroppo, sono tantissime le truffe perpetrate ogni anno ai danni di anziani; quella del “sono un amico di famiglia” è una delle più comuni.