In aula
Adf, servizio garantito: «Ma l’emergenza idrica non finirà ad agosto»
Solo a Montebamboli sono in funzione le autobotti
GROSSETO. «In queste ultime settimane c’è stata una criticità e la situazione è ancora sotto controllo e il servizio è erogato con tranquillità».
Il presidente di Adf, Roberto Renai, è tornato a parlare della situazione idrica in provincia di Grosseto. Lo scorso 6 luglio il governatore Eugenio Giani ha firmati lo stato di emergenza regionale, ma in Maremma solo a Montebamboli, nel comune di Massa Marittima, si è dovuto far ricorso alle autobotti per rifornire la popolazione. «Negli ultimi trenta giorni – ha sottolinea Renai – è stata confermata la riduzione delle precipitazioni ancora maggiormente, che nel periodo gennaio-luglio sono inferiori di oltre il 40 per cento. Il campanello d’allarme, proseguendo con questo trend, è previsto per la fine dell’estate e in autunno».
L’ingegner Alessio Giusti, responsabile della settore risorsa idrica, ha fornito dati aggiornati sulla portata delle principali sorgenti, che rappresentano circa il 55% del totale. La dorsale Fiora sta facendo registrare un -6, 3%, Dorsale Vivo, che serve i comuni senesi è arrivata al -23, 2%, la dorsale Arbure è a -18, 3%. La sorgente Tisignana di Roccastrada è sotto i minimi storici di 6 litri al secondo.
«Dobbiamo farla finita di chiamarla emergenza idrica – ha tenuto a precisare Renai – Siamo di fronte a cambiamenti climatici, prima prendiamo mano alle evoluzioni o altrimenti rischiamo di fare ogni anno questa narrazione. Vediamo tracce del cuneo salino a 30 chilometri dalla costa. Non possiamo concedere i pozzi a tutti. Occorre capire la disponibilità di acqua dolce e quanta se ne può consumare. Noi utilizziamo il 19% della risorsa, il resto viene utilizzato da altri settori. Un problema da affrontare».
Detto questo Giusti, Renai e Michela Ticciati hanno spiegato che «non ci sono problematiche sulla costa. Preoccupante è che le previsioni parlano di scarse precipitazioni e altissime temperature. La situazione non può che peggiorare, per questo controlliamo con attenzione gli 8. 000 chilometri». Attualmente le sorgenti hanno un livello di ricarica simile a quella del 2017. Per il caricamento delle sorgenti ci vogliono 18 mesi. L’abbassamento graduale, se non viene rimpinguato creerà problemi per i prossimi anni.
Cosa dobbiamo aspettarci? «Richiamiamo i cittadini all’uso sostenibile della risorsa. Il trend è in peggioramento. Se non piove la situazione sarà esplosiva». «La fascia costiera è tutta verde – aggiunge Giusti – sotto attenzione ci sono Roccastrada, per il calo della Tisignana e piccole sorgenti locali, Massa Marittima, per problema strutturale. A Manciano i pozzi cominciano a dare problemi. L’Amiata Grossetana al momento non ha problemi, ma il calo può essere veloce. Dobbiamo effettuare un monitoraggio spinto durante l’estate. L’emergenza non finirà con agosto».