Il Tirreno

Grosseto

Grosseto

Adf, servizio garantito: «Ma l’emergenza idrica non finirà ad agosto»

Maurizio Caldarelli
Adf, servizio garantito: «Ma l’emergenza idrica non finirà ad agosto»

Solo a Montebamboli sono in funzione le autobotti

2 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. «In queste ultime settimane c’è stata una criticità e la situazione è ancora sotto controllo e il servizio è erogato con tranquillità».

Il presidente di Adf, Roberto Renai, è tornato a parlare della situazione idrica in provincia di Grosseto. Lo scorso 6 luglio il governatore Eugenio Giani ha firmati lo stato di emergenza regionale, ma in Maremma solo a Montebamboli, nel comune di Massa Marittima, si è dovuto far ricorso alle autobotti per rifornire la popolazione. «Negli ultimi trenta giorni – ha sottolinea Renai – è stata confermata la riduzione delle precipitazioni ancora maggiormente, che nel periodo gennaio-luglio sono inferiori di oltre il 40 per cento. Il campanello d’allarme, proseguendo con questo trend, è previsto per la fine dell’estate e in autunno».

L’ingegner Alessio Giusti, responsabile della settore risorsa idrica, ha fornito dati aggiornati sulla portata delle principali sorgenti, che rappresentano circa il 55% del totale. La dorsale Fiora sta facendo registrare un -6, 3%, Dorsale Vivo, che serve i comuni senesi è arrivata al -23, 2%, la dorsale Arbure è a -18, 3%. La sorgente Tisignana di Roccastrada è sotto i minimi storici di 6 litri al secondo.

«Dobbiamo farla finita di chiamarla emergenza idrica – ha tenuto a precisare Renai – Siamo di fronte a cambiamenti climatici, prima prendiamo mano alle evoluzioni o altrimenti rischiamo di fare ogni anno questa narrazione. Vediamo tracce del cuneo salino a 30 chilometri dalla costa. Non possiamo concedere i pozzi a tutti. Occorre capire la disponibilità di acqua dolce e quanta se ne può consumare. Noi utilizziamo il 19% della risorsa, il resto viene utilizzato da altri settori. Un problema da affrontare».

Detto questo Giusti, Renai e Michela Ticciati hanno spiegato che «non ci sono problematiche sulla costa. Preoccupante è che le previsioni parlano di scarse precipitazioni e altissime temperature. La situazione non può che peggiorare, per questo controlliamo con attenzione gli 8. 000 chilometri». Attualmente le sorgenti hanno un livello di ricarica simile a quella del 2017. Per il caricamento delle sorgenti ci vogliono 18 mesi. L’abbassamento graduale, se non viene rimpinguato creerà problemi per i prossimi anni.

Cosa dobbiamo aspettarci? «Richiamiamo i cittadini all’uso sostenibile della risorsa. Il trend è in peggioramento. Se non piove la situazione sarà esplosiva». «La fascia costiera è tutta verde – aggiunge Giusti – sotto attenzione ci sono Roccastrada, per il calo della Tisignana e piccole sorgenti locali, Massa Marittima, per problema strutturale. A Manciano i pozzi cominciano a dare problemi. L’Amiata Grossetana al momento non ha problemi, ma il calo può essere veloce. Dobbiamo effettuare un monitoraggio spinto durante l’estate. L’emergenza non finirà con agosto».


 

Italia mondo

In aula

Gérard Depardieu condannato a un anno e mezzo di carcere per aggressioni sessuali: le accuse sul set e la difesa di Brigitte Bardot

Sani e Belli