Mette in vendita un autovelox: bloccato dalla polstrada
Nei guai un trentenne, intercettato dopo aver pubblicato su Internet un annuncio
GROSSETO. Aveva messo in vendita un autovelox. E aveva anche fissato un prezzo, tra i 450 e i 500 euro. Il problema è che apparecchiature come queste possono essere acquistate solamente dalle forze dell’ordine oppure sono in dotazione alle ditte che hanno vinto un appalto apposito. Il privato, invece, non può detenerle.
Così quando la polizia stradale ha visto l’annuncio su un sito specializzato, ha pensato sulle prime a uno scherzo, a qualche buontempone che si era divertito a pubblicarlo. E invece no, era tutto vero.
Lo ha scoperto uno degli stessi agenti della polstrada che si è messo in contatto con il venditore, un trentenne che abita poco fuori dalla città e che aveva indicato il telefono. «Sono interessato, ma funziona?». «Certo che sì, dove vuole che glielo porti?». La conversazione deve essere andata più o meno così. E quando l’agente gli ha detto di portarlo al comando della polstrada, il trentenne ha capito che si era messo in un guaio.
Autovelox funzionante, come è stato accertato negli uffici, borsa in metallo, macchina fotografica a rullino e computer.
Quell’apparecchiatura, risalente più o meno a trenta anni fa, doveva essere distrutta: c’è un apposito centro, a Senigallia, dove gli autovelox non più in esercizio devono essere demoliti. Sarebbe stata “salvata” dalla distruzione a Bologna, dove l’uomo lavorava. L’aveva portata con sé, poi aveva deciso di metterla in vendita, ritenendola di interesse per appassionati. Sono in corso indagini per cercare di risalire alla provenienza e stabilire eventuali responsabilità penali per chi ne ha permesso la vendita. —