Il virus non ferma nonna Cate, da 35 anni è regina dei fornelli
“Da Beppe” si continuano a preparare piatti da asporto per i clienti valleronesi. Oggi si festeggia il compleanno del nipote Walter e tre decenni e mezzo di attività
ROCCALBEGNA. È un anniversario speciale per la comunità di Vallerona. Trentacinque anni fa apriva le porte la trattoria “Da Beppe”, gestita ancora oggi da Caterina Corridori, per tutti nonna Cate.
Nata a Vallerona il 6 dicembre 1937, Caterina lavorava in precedenza come cuoca nello stesso locale gestito allora dalla cooperativa Monte Labbro: 35 anni fa decise di rilevarlo per non farlo chiudere e lasciare al paese un luogo di ritrovo dove gustare i piatti tradizionali locali e della cucina maremmana.
Nonna Cate è considerata un’istituzione in paese e l’amore per il suo lavoro non si è arreso neanche di fronte alla pandemia da coronavirus. Come racconta il nipote Walter Giustarini, che da alcuni anni la affianca nella gestione del ristorante, nonna Cate è pronta ad accogliere all’alba i clienti del bar gestito dal figlio Liano e dalla nuora Susanna oltre a essere la regina del mattarello: la pasta fatta in casa è uno dei punti di forza del ristorante. È una donna forte, temprata dalla vita, così la descrive il nipote. «Da piccola partiva con l’asinello da Faeta, una località nelle campagne di Vallerona, per andare a scuola in paese – racconta Walter – Tra i valleronesi ha conosciuto il ragazzo che sarebbe diventato suo marito, Agenore Giustarini. Dal loro matrimonio sono nati due figli, Marco e Liano. Purtroppo è rimasta vedova quando aveva 33 anni e pochi anni dopo ha perso anche il figlio Marco. Eppure non si è mai abbattuta e ha trovato la forza e la lucidità di superare le avversità».
Oggi nonna Cate è ancora al timone del suo ristorante con a fianco il nipote Walter che è nato proprio il 24 marzo, nel settimo anniversario dell’apertura del ristorante. «Dopo varie esperienze lavorative – dice Walter – ho capito che il mio posto era accanto alla nonna per aiutarla a portare avanti l’attività. Così da un paio di anni la aiuto sia in sala che in cucina e portando qualche miglioria nel locale». Le innovazioni introdotte non vanno però a toccare i punti fermi del ristorante: i tortelli, i pici, gli gnocchi, la trippa e il baccalà come nonna Cate li ha sempre preparati. «Anche mio fratello Manuele – dice Walter – ci dà una mano. Lui è un bravo giocatore di calcio e gira l’Italia ma d’estate anche lui fa la sua parte in trattoria». L’emergenza sanitaria ha complicato tutto ma non ha fermato nonna Cate che nel fine settimana prepara le sue delizie da asporto per i paesani. Difficile per i familiari tenerla lontana dai fornelli. «Non vediamo l’ora di tornare a pieno regime – dice Walter – intanto festeggiamo questo importante anniversario dedicandolo a tutti gli amici valleronesi e ai nostri clienti». –
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