Il Tirreno

Grosseto

in tribunale 

Morì dopo le dimissioni Medico condannato «Evento imprevedibile»

Francesca Gori
Morì dopo le dimissioni Medico condannato «Evento imprevedibile»

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grosseto. Nell’agosto del 2012, Luca Bocci aveva 50 anni ed era in vacanza con la famiglia a Follonica quando si sentì male. Fu portato all’ospedale Misericordia di Grosseto dove fu visitato al pronto soccorso e dimesso la sera alle 21. Il giorno dopo morì: i familiari presentarono un esposto e due mattine fa in tribunale, il giudice Andrea Stramenga ha condannato a dieci mesi il medico Vincenzo Groccia (difeso dall’avvocato Adriano Galli ) con l’accusa di omicidio colposo (per lui il pm Giampaolo Melchionna aveva chiesto un anno) e assolto il medico Andrea Capezzuoli, difeso dall’avvocato Luciano Giorgi.

Groccia, che ha un’esperienza unanimemente riconosciuta come medico di pronto soccorso ormai più che trentennale, era accusato di omicidio colposo. Ma, stando a quanto spiegato in aula dai consulenti tecnici, l’evento che ha causato la morte del turista senese, il mattino dopo essere stato dimesso dall’ospedale, sarebbe stato del tutto imprevedibile. E proprio per questo, l’avvocato Adriano Galli, una volta lette le motivazioni della sentenza che saranno depositate entro 90 giorni, presenterà ricorso alla Corte d’appello.

Il giudice ha anche condannato il medico, in solido con l’azienda Usl Toscana sud est a risarcire le parti civile: la moglie, i figli e il fratello del cinquantenne e al pagamento di una provvisionale di 15mila euro alla donna e diecimila ciascuno ai figli e al fratello.

Il giorno in cui il cinquantenne si presentò al pronto soccorso, fu sottoposto dal medico che lo prese in carico alle 14, a tutte le analisi che dovevano servire per capire se quel malore fosse stato o meno causato da un problema cardiaco. Alle 21, quando l’uomo fu dimesso, non era stata evidenziata alcuna anomalia: il medico aveva quindi dimesso il paziente, seguendo alla lettera il protocollo previsto in questi casi. Il mattino successivo, il cinquantenne morì a causa di una dissezione aortica. Una patologia, hanno spiegato i consulenti della difesa in aula, che sarebbe stata assolutamente impossibile da prevedere. Per questo, una volta depositate le motivazioni, si andrà in appello. —Francesca Gori

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