Il Tirreno

Grosseto

INIZIATIVA A LIVELLO NAZIONALE

Maremma capitale dell’agroalimentare, a ottobre arriva "Taste Experience"

Lina Senserini
Giovanni Lamioni, presidente di Artex
Giovanni Lamioni, presidente di Artex

Lamioni (Artex) ripropone con Ice, Regione e associazioni un’edizione più vasta del Maremma Food & Wine Shire

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GROSSETO. La Maremma capitale italiana dell’agroalimentare e della qualità. Arriva al Polo fieristico del Madonnino, dal 24 al 26 ottobre, "Italian Taste Experience 2019", primo salone nazionale delle specificità e delle creazioni agroalimentari. Il progetto, ideato da Giovanni Lamioni, presidente di Artex, la società consortile regionale per la promozione dell’artigianato toscano, e presidente di Confartigianato Grosseto, ha come obiettivo la costruzione di una piattaforma commerciale per le produzioni di nicchia nella trasformazione agroalimentare toscana e italiana di alto livello. Una vera e propria vetrina per l’eccellenza della produzione locale, regionale e nazionale, in un territorio come la Maremma, vocato ad ospitare manifestazioni di questa impronta.

Com’è nata "Italian Taste Esperience"?
«Dopo le quattro edizioni di "Maremma Wine & Food Shire", che ho ideato e organizzato come presidente della Camera di Commercio, mi sono ancora più convinto che iniziative di questa natura possano essere straordinarie operazioni di marketing per il territorio e ho deciso di riproporne una, ma questa volta di livello nazionale. Forte anche della mia esperienza come presidente di Artex, che in questo caso interviene nel settore agroalimentare».

Quali i partner?
«L’Istituto per il commercio estero, che ha subito sposato il progetto, lo finanzierà e si farà carico di portare i buyer europei, dei quali ci fornirà l’elenco a breve, con l’impegno a garantire la presenza di buyer anche dalla Cina e dagli Stati Uniti. Abbiamo quindi avuto l’adesione di Cna e Confartigiato regionale. Dopodiché il progetto è stato proposto alla Regione, che lo sosterrà economicamente insieme all’Ice, riconoscendone la forte valenza promozionale e soprattutto dando seguito alla scelta di fare della Maremma il distretto rurale della Toscana sud. Grosseto ha tutti i titoli per ospitare questo evento, che nelle aspettative di tutti deve diventare un appuntamento stabile. Dobbiamo essere bravi a cogliere questa opportunità e a non lasciarci sfuggire l’occasione di presentarci sul mercato internazionale forti delle nostre peculiarità e delle nostre capacità. Questa iniziativa prevederà anche l’incontro di buyer ed espositori con il territorio e le sue eccellenze. È un riconoscimento, mi si passi il termine, clamoroso per la Maremma, perché sono attesi buyer da tutto il mondo ed espositori da tutta Italia».

Quanti aderiranno?
Con l’Ice abbiamo ipotizzato almeno 200 espositori, circa la metà dei quali regionali e con una presenza significativa di aziende locali di trasformazione agroalimentare. La manifestazione, inoltre, è aperta al pubblico, non solo agli addetti ai lavori. Abbiamo già una segreteria che lavora ai contatti nazionali e una rete commerciale che segue le aziende locali. Io credo che sia davvero una grande opportunità e se il territorio risponde, sarà un evento fisso che non potrà che far bene alla Maremma».

Si coglie una punta di rammarico per la fine di "Maremma Wine & Food Shire"...
«Dopo le elezioni regionali e le mie dimissioni da presidente della Camera di Commercio, peraltro penso di essere l’unico in Italia ad averlo fatto, la manifestazione non ha avuto più seguito. Per come la vedo io è stato grande errore. Ma forse, continuarla sarebbe stato un riconoscimento personale che in quel momento non era opportuno». Alla presentazione, al palazzo del Pegaso a Firenze, oltre a Lamioni e alla vicepresidente di Artex, Sara Biagiotti, hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, l’assessore regionale alle attività produttive, Stefano Ciuoffo, il consigliere regionale Leonardo Marras.

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