Il Tirreno

Grosseto

i chimici uil e il lavoro 

“Le vite spezzate”, in bici fino a Milano per chiedere sicurezza

“Le vite spezzate”, in bici fino a Milano per chiedere sicurezza

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GROSSETO. Ha fatto tappa a Grosseto l’iniziativa promossa dal sindacato dei chimici della Uil “Giro le vite spezzate”. È una manifestazione itinerante in bicicletta, un giro per l’Italia del lavoro della durata di mille chilometri, un numero simbolico che vuole ricordare le mille vite spezzate nel 2018 da altrettanti incidenti sul lavoro: a guidarla il vicesindaco di Ogliastro Cilento, Domenico Nese.

La méta è contribuire a sviluppare una «nuova cultura della sicurezza» attraverso la comunicazione, il coinvolgimento, l’aggregazione e l’emozione che solo un grande viaggio può dare, rivoluzionando il modo con cui salute e sicurezza viene comunicato e percepito.

Ad accogliere Nese e i suoi compagni di viaggio della Uiltec, in piazza Dante, una nutrita delegazione del Comune e della Uisp, che hanno partecipato all’iniziativa. Poi i partecipanti sono stati accolti nella sala del consiglio comunale, per un lungo scambio di omaggi. «Siamo felici di questa grande accoglienza a Grosseto – afferma il vicesindaco di Ogliastro Cilento – la partenza c’è stata nella nostra cittadina il 28 aprile, con tappe di 60 km piano piano arriveremo a Milano, probabilmente il 17 maggio. Sono mille chilometri, come mille sono le vite spezzate sul lavoro, qualcosa che deve far riflettere tutti».

«Una causa che si merita tutto il nostro sostegno – dicono il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore Fabrizio Rossi – l’attenzione sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro deve restare alta e, anzi, deve coinvolgere il maggior numero di persone possibile». «Non è la prima volta che ospitiamo un evento simile – conferma Claudio Pacella, presidente del consiglio comunale – stavolta è particolarmente importante perché promuove una tematica davvero molto significativa. Anche Grosseto ha avuto morti sul lavoro: continuare a morire per lavoro è indegno per un paese civile e ogni iniziativa possibile deve essere messa in atto».

«Come Uisp non potevamo non essere presenti a questo evento – affermano il presidente Sergio Perugini e il responsabile del cicloturismo, Giovanni Pettinari – non solo la nostra associazione promuove da sempre la cultura della mobilità sostenibile attraverso la bicicletta, ma stavolta la nostra idea di uno stile di vita sano si fonde con importante tematiche sociali». —

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