Il faro di Capel rosso spalanca le sue porte
di Elisabetta Giorgi
Isola del Giglio, la società che ha vinto il bando organizza tre giorni di eventi I lavori non sono ancora iniziati: la trafila dei permessi dura da un anno
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ISOLA DEL GIGLIO. Tra le difficoltà della burocrazia si apprestano a tornare in vita i due fari dell’isola del Giglio, Capel rosso e Punta del Fenaio. Gioielli messi a bando l’anno scorso dal Demanio e aggiudicati per 19 anni da due società, una fiorentina e l’altra gigliese.
Capel rosso. Da domani e fino a domenica, il faro di Capel rosso si apre al pubblico in una tre giorni di eventi in cui il progetto di recupero viene presentato al pubblico: ai gigliesi o a tutti gli interessati. Aperifari, balli e visite all’interno della vecchia sentinella del mare; il calendario è promosso dalla società Le esperidi che un anno fa si è aggiudicata il bando e ha dato il via alla procedura di restyling.
Il faro, la cui inaugurazione risale al 1883, fu realizzato dalla Marina militare per illuminare la parte sud dell’isola. Grazie al progetto di valorizzazione a opera delle tre sorelle Mura che ne hanno acquisito la gestione nel 2016 - così recita la brochure - il faro, oltre a garantire l’illuminazione dell’area, «offrirà un esclusivo B&B, un ristorante e servizi di biblioteca, un planetario, un centro educativo per le scuole e un museo». Sarà anche sede di attività per disintossicarsi dal digitale: telefonini, pc o tablet, dice Veronica Mura (imprenditrice fiorentina e una delle tre socie delle Esperidi). A che punto siamo con i lavori?
Un anno di permessi. La burocrazia è lunga, l’intervento non è cominciato. «La fase dei permessi dura da un anno – dice Mura – L’ultimo nullaosta l’abbiamo ricevuto oggi (ieri, ndr) dall’Ente Parco. Contiamo di aprire la prossima primavera, se avremo concluso». Nel frattempo Veronica e soci hanno deciso di presentare pubblicamente il loro progetto e la loro filosofia di recupero, incentrata soprattutto sul rispetto dell’ambiente e su un turismo che significhi «riconnessione con la natura. Lo facciamo - dice lei - soprattutto per ringraziare gli isolani, che ci hanno accettato volentieri e anche aiutato». La tre giorni è studiata in collaborazione con The Twister show, società che organizza eventi d’intrattenimento, soprattutto musica e ballo. Previsto un weekend di mare, degustazioni, natura, relax con eventi gratuiti, e pacchetti a pagamento. Sabato alle 12,30 è prevista una visita interna con il farista Luigi Baffigi che ha vissuto lì per 37 anni. Il programma completo è su Facebook alla pagina “Alla scoperta del faro di Capel rosso” e sul sito www. simonedipasquale. com (info 328 9651988).
Punta Fenaio. Più complicata la situazione per il faro di Punta Fenaio le cui condizioni erano disastrate. Il restauro è in corso. La struttura è stata aggiudicata dalla società Snp (Paola Pini e il marito Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio). «Stiamo lavorando – dice Pellegrini – e contiamo di aprire per agosto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Capel rosso. Da domani e fino a domenica, il faro di Capel rosso si apre al pubblico in una tre giorni di eventi in cui il progetto di recupero viene presentato al pubblico: ai gigliesi o a tutti gli interessati. Aperifari, balli e visite all’interno della vecchia sentinella del mare; il calendario è promosso dalla società Le esperidi che un anno fa si è aggiudicata il bando e ha dato il via alla procedura di restyling.
Il faro, la cui inaugurazione risale al 1883, fu realizzato dalla Marina militare per illuminare la parte sud dell’isola. Grazie al progetto di valorizzazione a opera delle tre sorelle Mura che ne hanno acquisito la gestione nel 2016 - così recita la brochure - il faro, oltre a garantire l’illuminazione dell’area, «offrirà un esclusivo B&B, un ristorante e servizi di biblioteca, un planetario, un centro educativo per le scuole e un museo». Sarà anche sede di attività per disintossicarsi dal digitale: telefonini, pc o tablet, dice Veronica Mura (imprenditrice fiorentina e una delle tre socie delle Esperidi). A che punto siamo con i lavori?
Un anno di permessi. La burocrazia è lunga, l’intervento non è cominciato. «La fase dei permessi dura da un anno – dice Mura – L’ultimo nullaosta l’abbiamo ricevuto oggi (ieri, ndr) dall’Ente Parco. Contiamo di aprire la prossima primavera, se avremo concluso». Nel frattempo Veronica e soci hanno deciso di presentare pubblicamente il loro progetto e la loro filosofia di recupero, incentrata soprattutto sul rispetto dell’ambiente e su un turismo che significhi «riconnessione con la natura. Lo facciamo - dice lei - soprattutto per ringraziare gli isolani, che ci hanno accettato volentieri e anche aiutato». La tre giorni è studiata in collaborazione con The Twister show, società che organizza eventi d’intrattenimento, soprattutto musica e ballo. Previsto un weekend di mare, degustazioni, natura, relax con eventi gratuiti, e pacchetti a pagamento. Sabato alle 12,30 è prevista una visita interna con il farista Luigi Baffigi che ha vissuto lì per 37 anni. Il programma completo è su Facebook alla pagina “Alla scoperta del faro di Capel rosso” e sul sito www. simonedipasquale. com (info 328 9651988).
Punta Fenaio. Più complicata la situazione per il faro di Punta Fenaio le cui condizioni erano disastrate. Il restauro è in corso. La struttura è stata aggiudicata dalla società Snp (Paola Pini e il marito Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio). «Stiamo lavorando – dice Pellegrini – e contiamo di aprire per agosto».
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