Il Tirreno

Grosseto

Benvenuti nei giardini d’arte Tesoro segreto del territorio

I gioielli di Niki de Saint Phalle, Daniel Spoerri, Paul Fuchs, Rodolfo Lacquaniti Da Capalbio all’Amiata il dialogo sorprendente tra l’opera umana e la natura

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La Toscana, per la varietà di paesaggi, per la storia e le tradizioni popolari, ha da sempre affascinato gli artisti contemporanei che hanno visto nell’interazione tra opera e natura la forma d’espressione più diretta ed efficace. Quattro grandi artisti del Novecento hanno scelto di lasciare la propria firma in Maremma, dove l’arte dialoga con il territorio. Hanno vissuto o ancora vivono questa terra. Quattro realtà diverse tra loro per idea e paesaggio, con in comune il desiderio di abbattere le pareti del museo per una visione libera, aperta e arricchita di sensazioni, oltre quelle visive. Daniel Spoerri, Paul Fuchs, Rodolfo Lacqaniti e Niki de Saint Phalle regalano e non sottraggono, sono gli autori di quattro realtà in gradi di arricchire, in maniera diversa il visitatore, dal più esperto al semplice curioso

Il Giardino dei Tarocchi. In principio fu Niki: seguendo l’ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, l'artista francese inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979, nei pressi di Capalbio. All’opera collabora l’architetto grossetano Roberto Aureli, curatore della recente monografica su Niki de Saint Phalle negli spazi di Clarisse Arte. Attraversare il parco equivale a immergersi nei colori dell’arte di Niki; camminando si incontrano grandi sculture ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi, dense di significati simbolici, ricoperte da tessere di vetro specchiante e ceramica che riflettono la luce. Alcune sculture hanno forma architettonica, come l’Imperatrice che nei lunghi anni di lavoro è stata la casa di Niki. A dicembre, gennaio e febbraio il Giardino dei tarocchi è aperto gratuitamente dalle 9 alle 13 ogni primo sabato del mese, secondo la volontà della fondatrice. Se questo sabato capita in un giorno festivo, il Giardino aprirà il sabato successivo. Le prenotazioni sono accettate da novembre a marzo, dalle 8 alle 16, escluso sabato e domenica festivi e il periodo dal 22 dicembre al 7 gennaio (info: http://ilgiardinodeitarocchi.it/).

Il Giardino di Daniel Spoerri. Daniel Spoerri arriva a Seggiano per caso, per la forza di quel destino che ha sempre guidato le sue scelte. In sedici ettari di terreno sulle pendici del monte Amiata l’artista svizzero scrive il suo “libro di poesie” – come ama definirlo –, l’opera riepilogativa della vita. All’inizio degli anni ‘90 sono collocate nel parco le sue sculture e quelle degli amici artisti. Nel 1997 il Giardino viene aperto al pubblico e oggi le opere installate sono più di cento di 50 artisti diversi. Al visitatore si chiede di abbandonare le regole della quotidianità per sovvertirle, almeno per poche ore. Non è un caso che nelle antiche mappe la zona fosse indicata col nome Paradiso. Il parco inaugura ogni anno il giorno di Pasquetta per accogliere una nuova opera. È possibile visitarlo anche nel periodo invernale, su prenotazione (http://www.danielspoerri.org/).

Il Giardino dei Suoni. Quello di Paul Fuchs è un giardino privato, in un bosco intorno a Boccheggiano. Attraverso un sentiero si raggiunge un piccolo sogno sospeso, nel quale il tempo è dettato dalla musica. I mobiles di Paul Fuchs, sculture in ferro, in bronzo e in rame sono sistemati nel prato, tra gli alberi e vicino alla casa: sono strutture esili che per azione del vento emettono suoni. Altre opere sono realizzate in legno e pietra. Il Giardino dei Suoni è il luogo dove l’artista sperimenta gli strumenti musicali che crea personalmente. Il parco è visitabile tutto l’anno, su appuntamento. La prenotazione è indispensabile contattando Gaby Beisiegel-Fuchs, https://www.paulfuchs.com

Giardino Viaggio di Ritorno. Rodolfo Lacquaniti, bioarchitetto, è l’ideatore di Viaggio di Ritorno, un percorso inverso alla ricerca dell’origine, un momento libero privo di sovrastrutture. Siamo a Buriano, all’interno dell’Agriturismo Podere il Leccio e Lacquaniti dà nuova linfa a materiali di recupero che, sotto le sue mani, trovano nuovi valori e significati. Viaggio di Ritorno è un progetto globale d’espressione artistica che accomuna esperienze creative eterogenee. Per informazioni contattare il numero 335 5247472 o www.rodolfolacquaniti.com

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