Principina, la pineta ritrovata
Elisabetta Giorgi
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PRINCIPINA A MARE. Uno dei viottoli in pineta avvolti da erbacce e degrado L'assessore Monaci dà il via a un maxi progetto di recupero
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PRINCIPINA. Il dedalo di viuzze schiuse al suono delle cicale, la magia notturna di scoiattoli arrampicati sugli alberi o le strade a zig zag immerse tra ginepri, pini e lentischi. Un tempo Principina era fiabesca, nella sua semplicità a pochi passi dal mare. Col tempo lo splendore si è perduto. La quiete metafisica si è interrotta, la pineta inghiottita dall'erba e le panchine devastate dall'incuria. L'oasi costiera si è rannicchiata su se stessa, soffocata da erbacce e rami impazziti: gli interventi di recupero sono mancati per anni. Fino a oggi, quando finalmente il polmone verde tornerà a respirare, recuperando i percorsi pedonali e ciclabili e quel meraviglioso mondo abitato dal "pinus pinaster" (il tipico albero selvatico) e dal "pinus pinea" (l'albero domestico che produce pinoli), tra stradine e piccoli parchi. Il Comune di Grosseto ha deciso di intervenire per liberare due chilometri di strade interne che faranno tornare a un vero e proprio "reticolo" collegato con la viabilità principale, proprio come un tempo. «Un'operazione che scommetterà ancora sulla qualità della vita, confermando una rinnovata attenzione alle necessità delle nostre frazioni balneari», promette il sindaco Emilio Bonifazi annunciando il cambio di rotta, anche se è soprattutto il braccio destro con delega ai lavori pubblici, l'assessore Giuseppe Monaci, l'artefice della pineta ritrovata. «Il 29 luglio - dice Monaci - abbiamo fatto un sopralluogo col mio dirigente e gli uffici: siamo andati sia a Principina che a Marina e dopo aver visto in quale stato era la pineta abbiamo deciso di intervenire subito, pur se a stagione avviata: ho cercato i soldi e li ho trovati - 30mila euro - La pineta ripulita, com'era goduta molti anni fa, tornerà a a disposizione di cittadini e villeggianti». Uno sforzo notevole per il Comune, ma «che ho ritenuto necessario e che ci vedrà impegnati da lunedì (domani, ndr) per una decina di giorni, per restituire questo grande patrimonio che collega le stradine e il cuore della frazione». I lavori prevedono un cantiere di sei persone che si impegneranno su decine di piccole vie finora ostruite dalla vegetazione e divise in 22 zone. Queste ultime saranno pulite e liberate dalla vegetazione fino a 2 metri di distanza dai due lati di ogni stradina. «Sarà un intervento immediato e di urgenza, ma fatto nella consapevolezza che non bisogna fermarci qui e che nel prossimo futuro, cioè d'inverno, dovremo affrontare un lavoro ben più ampio che è quello della totale sistemazione della pineta di Principina. Voglio tornare a un grande parco verde». Sarà l'antico (e nuovo) parco di Principina a mare. I lavori interesseranno anche la zona che da Rio Grande arriva al campeggio e oltre, dove «ho trovato pini meravigliosi ma abbandonati. Vorrei che ad aprile i lavori fossero conclusi». Nella maxi operazione sarà recuperato anche un pezzo di artigianato "verde" che è quello dei pinottolai, uno spaccato notevole di storia locale composto da «tante ditte che lavorano i pinoli e oggi sono sul lastrico: hanno una grande esperienza di ripulitura dei pini, ma sono state rovinate dall'insetto delle conifere. Voglio farli tornare all'opera». Sarà così anche per Marina di Grosseto, anch'essa meta del sopralluogo. «Rifarò via dell'Infanzia, toglierò le recinzioni divelte, le reti arrugginite; così in via del Tombolo e in altre zone di verde pubblico. La pineta delle due frazioni deve tornare il prima possibile a respirare. Sarà il nuovo bellissimo parco».