Il Tirreno

Grosseto

Bastione Maiano, stop al progetto

Guido Fiorini
Bastione Maiano, stop al progetto

La Soprintendenza dice ancora no: niente caffetteria sulla sommità

11 giugno 2010
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 GROSSETO. I lavori sono fermi da tempo, per una lite fra le due aziende che avevano vinto la gara. Ma ora che il problema pare risolto, ecco la scure della Soprintendenza sul bastione Maiano.  Dopo che quattro soprintendenti in fila hanno sempre approvato il progetto, che è vecchio di quasi 15 anni, adesso la dottoressa Emanuela Carpani, della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Siena e Grosseto, ha detto no: l'idea del Comune di ristrutturare il bastione, realizzando sulla sommità una splendida caffetteria in vetro e metallo, non va bene. Meglio così, evidentemente, le mura: abbandonate, sporche, deserte, inutilizzate, tristi, avulse dalla città quando ne dovrebbero essere il cuore pulsante. Eppure Lucca è a due passi: le mura sono vive, piene di gente e di locali. Impossibile metterle sotto vetro, almeno rendiamole fruibili alla gente. Che tanto in un certo senso le "fruisce" lo stesso: nel deserto e nell'abbandono le riempie di... graffiti.  Eppure al progetto il Comune lavora da tempo. È vecchio di anni, i primi lavori risalgono al 1996. C'è da dire che l'ascensore, che sarà interamente ristrutturato, è una mostruosità architettonica, un pistone di cemento piantato nella pietra medicea. Ma ora che c'è, almeno si faccia in modo di usarlo: collegherà il parcheggio sotterraneo al piano della strada e poi, in alto, al bastione. E, sopra, sempre che la Soprintendenza dia il via libera, ci sarà una caffetteria dove si potrà bere ed ascoltare musica.  Intanto il Comune ha sbloccato il contenzioso fra le due ditte che, in Ati (Associazione temporanea d'impresa) avevano vinto la gara. E l'ha sbloccato affidando il completamento dell'opera a una terza ditta. I soldi ci sono già. Anzi, se non si completano i lavori in fretta andranno anche perduti. Sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Mps, che ha finaziato con due milioni di euro il progetto. A completamento dell'opera il bastione Maiano potrà ospitare un'enoteca (nelle volumetrie dell'ex deposito dell'acqua), un ristorante (nelle piazze basse) e un percorso pubblico di attraversamento delle mura tra la parte interna e quella esterna della città. Del resto le mura grossetane, esagonali, non sono state concepite solo come baluardo difensivo ma, avendo giardini in ogni vertice, interpretano un'idea più "lorenese", quindi come luogo di aggregazione e di svago.  «Il nostro progetto - spiega il sindaco Emilio Bonifazi - è finalizzato alla ristrutturazione delle mura, prima di tutto. Ma è anche pensato con l'intenzione di conservarle: ci saranno nuove luci, ma poi è necessario che anche la gente le viva. E che magari i gestori dei locali ci aiutino a tenerle in ordine».

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