Edin Dzeko alla Fiorentina: quanto guadagnerà, i bonus, gli obiettivi, il ruolo di Pioli e cosa succede a Moise Kean
Dall’ Arabia Stefano Pioli ha seguito l’ evoluzione dell’ affare e ha dato il si per avvallare la scelta di andare a chiudere in occasione proprio dell’incontro tra le parti
FIRENZE. Il primo tassello della nuova Fiorentina è andato in porto. Edin Dzeko giovedì 19 giugno ha svolto le visite mediche a Villa Stuart a Roma, atterrato nel pomeriggio all’ aeroporto di Fiumicino si è detto felice di essere tornato in Italia ed iniziare questa nuova avventura in maglia viola.
Arrivo al viola Park
Nel pomeriggio Edin è arrivato al Viola Park. Occhiali da sole, completo chiaro e nessuna dichiarazione ufficiale per il bosniaco che chiaramente non può rilasciare ancora dichiarazioni fino al primo luglio e dunque non può neanche essere presentato. Al Viola Park l’ex Manchester City, 39 anni, svincolato dal Fenerbache, ha firmato un contratto di un anno, a 1,8 milioni a stagione con bonus a salire che possono portare a 2, con opzione per il successivo anno sulla base del numero di presenze e traguardi personali. Un’ idea quella di Dzeko di abbracciare il progetto che nasce grazie ad uno scambio tra il suo agente Alessandro Lucci e il ds Daniele Pradè che ha portato lunedì mattina le parti ad incontrarsi e definire l’accordo, e dove decisiva è stata anche la volontà della moglie Amra nello scegliere Firenze come nuova città in cui vivere.
Il “sì di Pioli”
Dall’ Arabia Stefano Pioli ha seguito l’ evoluzione dell’ affare e ha dato il si per avvallare la scelta di andare a chiudere lunedì mattina in occasione proprio dell’incontro tra le parti. L'ex Roma e Inter ha avuto contatti costanti con il tecnico che ammira per la sua esperienza e capacità di gestione del gruppo. Mossa che anticipa anche una continuità tattica fedele a quel modulo 3-5-2 con il quale la Fiorentina ha chiuso l’ultima annata. Squadra gigliata che quindi riparte con una nuova disponibilità offensiva in vista della nuova stagione.
Aspettando Kean
Anche perché le voci intorno a Moise Kean sul suo futuro non fanno vivere sonni tranquilli ai tifosi viola, un futuro che dipenderà esclusivamente da lui. I giorni in cui si capirà qualcosa di più saranno quelli dal 1 al 15 luglio, tempo stimato per versare i 52 milioni della clausola rescissoria e portarlo via da Firenze. Quello che trapela è che Kean sta molto bene alla Fiorentina, piazza nella quale si è ritrovato a suon di gol, dopo annate deludenti, e che lo ha rimesso in vetrina soprattutto in vista del Mondiale, sempre se l'Italia riuscirà a qualificarsi. L’ opzione sarebbe quella altrimenti di trovare un'altra squadra che gli garantisca una maglia da titolare. C’è da dire che sono molte le società interessate, gli arabi dell'Al Qadsiah sono pronti ad offrigli un ingaggio da 15 milioni annui, oltre al Manchester United e il Milan. I rossoneri però al momento non sembrano avere la liquidità necessaria per pagare la clausola rescissoria.
Nomi a centrocampo
Anche a centrocampo gli uomini di mercato avranno da fare, in primis si parla di uscite, la volontà è quella di non riscattare Cataldi e con il ritorno nella Capitale dell’ex laziale diventano 4 i giocatori che lasciano la maglia viola dopo appena una stagione: Bove, Adli, Folorunsho e appunto Cataldi, oltre a Mandragora dove il rinnovo è ancora in sospeso. La necessità quindi è trovare dei sostituti e una priorità il regista. Si parla dell’ex rossonero Bennacer, dell’interista Asllani, dal granata Ricci fino all’empolese Anjorin, ma attenzione anche a Fazzini, elemento che potrebbe andare a sostituire Bove, con l’Empoli finito in B il giocatore sarebbe un’opzione perfetta per lo scacchiere di Pioli in mezzo al campo, giocatore duttile, mezzala o trequartista che vede la porta. Se ne era già parlato a gennaio, Pradè lo monitora da tempo, ma come lui anche Napoli, Lazio e Bologna, vedremo chi la spunterà.
La dirigenza
Toccando il mercato, si parla anche delle figure dirigenziali di Pradè e di Goretti, quest’ultimo ha poi deciso di rinnovare il suo contratto con la Fiorentina fino al 2027 con responsabilità maggiori nell’ area scouting, nonostante una corrente parli di lui in direzione Torino per il ruolo di direttore tecnico. Pradè è stato accostato a più riprese alla Roma, dove il suo passato parla, per poi avere smentite e vedere la società giallorossa tornare sull’ ex Massara. Tra indescrizioni e fake news, intanto a Bagno a Ripoli si continua a lavorare, in attesa delle prime ufficialità, che i tifosi auspicano essere l’ allenatore. Per l’annuncio la data papabile è quella del 2 o 3 luglio, quando il tecnico potrà lascerà Riyad per le note ragioni fiscali ormai conosciute. Sarebbe bello, visti i tempi di scelte importanti, veder tornare anche il presidente Commisso ma il patron è atteso non prima di settembre.