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Fiorentina, è già l’ora della verità: «Serve più veleno in attacco»

di Brunella Ciullini
Nzola (foto: Acf Fiorentina)
Nzola (foto: Acf Fiorentina)

Italiano carica la squadra e chiede testa, cuore e pazienza ai giocatori Elogia Arthur e stimola i dualismi: «Chi è più bravo giocherà di più»

31 agosto 2023
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FIRENZE. Cuore, testa, pazienza ma anche determinazione e qualità. Queste le doti che la Fiorentina dovrà avere e mettere in campo questa sera (ore 20) per rimontare l’1-0 rimediato a Vienna e accedere ai gironi di Conference League dopo la finale persa a giugno. Vincenzo Italiano è serio e concentratissimo, sa bene che giocare per la seconda volta di fila in Europa darebbe ulteriore slancio alla crescita sua e della squadra. Il Rapid però ha mostrato di essere un ostacolo insidioso, di qui la necessità da parte dei viola di non ripetere certe svagatezze difensive e in attacco cercare di essere pronti e «più velenosi» come dice Italiano parlando in conferenza per la prima volta al Viola Park, accanto a lui Nikola Milenkovic, uno dei veterani della squadra. «I nostri avversari non verranno qui per subire la nostra reazione, non sono sprovveduti – avverte l’allenatore – quindi dovremo giocare con la testa, senza follie e farci prendere dall’ansia di arrivare subito tutti al gol anche se per qualificarci dovremo farne almeno due. Guai perdere l’equilibrio, bisogna lavorare bene per tutta la gara. Peraltro siamo in una situazione diversa rispetto a quelle vissute nell’ultima Conference. Allora spesso arrivavamo da una vittoria fuori casa e dovevamo gestire il ritorno. Ora si è ribaltato tutto, siamo noi che dobbiamo preparare la rimonta. Per questo serviranno testa, cuore, pazienza. Comunque sono convinto che abbiamo grandi possibilità di mettere in difficoltà, specie se saremo più qualitativi rispetto all’andata».

Avrebbe preferito preparare questo decisivo appuntamento con una vittoria sul Lecce invece che con un pari subito in rimonta e se non bastasse c’è sempre il mercato aperto (vedi il caso Amrabat ma non solo) e il Franchi non s’annuncia pieno come richiederebbe l’importanza del match: 20.000 i biglietti fin qui venduti. «Al di là di tutto dobbiamo noi per primi trovare gli stimoli per aggredire gli avversari. Quanto al mercato disturba la Fiorentina come gli altri club – sospira il tecnico – ma ora conta solo superare il turno, è l’unico pensiero che ho in testa, siamo di fronte ad una delle partite più importanti della stagione, mi preme come l’approcceremo e come cercheremo di portare il risultato a casa. Se adesso pensassi ad altro sarebbe ingiusto verso me stesso, i giocatori e la società».

La priorità è limitare il più possibile che gli avversari si presentino davanti al portiere («Purtroppo, in quattro partite è successo quattro volte e ci hanno fatto altrettanti gol») e continuare a rifornire gli attaccanti. «Nonostante le nostre punte non siano ancora andate a segno siamo una squadra che ha già fatto 6 gol». Passare il turno darebbe prestigio, visibilità internazionale e introiti, ma anche permetterebbe come un anno fa di giocare tante partite e dunque coinvolgere tutti i giocatori. «Ovvio però che chi è più bravo saprà tenersi stretto il posto e giocherà un minuto di più», risponde il tecnico a chi gli parla del dualismo Terracciano/Christensen e di altri ballottaggi in rosa. «I nuovi arrivati devono colmarci qualche lacuna, il mix che abbiamo creato deve farci crescere il più possibile, però essendo all’inizio siamo ancora un cantiere ed è presto per avere i nuovi al 100%. Anche se siamo contenti ad esempio di come sta andando il lavoro di Arthur». Tra i convocati torna Sabiri. «Aveva iniziato bene prima di fermarsi per un fastidio al ginocchio, ora cercheremo di inserirlo anche per sfruttare le sue punizioni». Fra i giocatori a cui Italiano difficilmente rinuncia c’è Milenkovic, una delle colonne della squadra insieme a Bonaventura e Nico Gonzalez: «Sappiamo quanto ci ha fatto crescere giocare la Conference, il primo obiettivo quindi è qualificarci e poi – sottolinea il centrale serbo – cercare di fare meglio della passata stagione. Non sarà facile ma lavoriamo per riuscirci». Stasera è già un esame verità.

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