Fiorentina, Italiano scuote il gruppo: «Abbiamo giocato alla pari con una big di Champions»
E sugli spalti la coreografia “Per noi” incanta i tifosi
ROMA. Vincenzo Italiano non si nasconde: «Abbiamo fatto di tutto per alzare la Coppa e abbiamo giocato alla pari con una finalista della Champions. Io difendo i miei ragazzi che stanno dando l’anima, compreso Jovic e Cabral. Quando si gioca con il cuore si torna a casa a testa alta. Noi non molliamo, c’è un’altra finale, ci sono altre partite, cercheremo di non ripetere certi errori dietro e in avanti. I tifosi sono stati fantastici: è stato tutto bello, tranne non aver alzato la coppa».
Intanto, anche all’Olimpico di Roma la Curva Fiesole non si smentisce: la coreografia preparata per la finale di Coppa Italia ha lasciato tutti a bocca aperta. Più che mai considerando che organizzarla e “trasportarla” in trasferta è sempre più complicato rispetto a quando viene ideata e montata nello stadio di casa. Migliaia di bandierine bianche e viola hanno inondato la Curva Sud assegnata ai tifosi della Fiorentina (compreso il settore Distinti) cominciando a sventolare all’ingresso in campo delle squadre, a formare la scritta “Per noi”, mentre veniva srotolato un maxi lenzuolo raffigurante la testa del Perseo di Benvenuto Cellini con la testa della Medusa in mano. Ovvero la riproduzione di una delle più celebri statue della Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria, che rappresenta l’eroe che mostra come trofeo la testa di Medusa appena tagliata e grondante sangue, allegoria della vittoria definitiva dei Medici sugli avversari…
Una coreografia mozzafiato, con un messaggio di incitamento ben preciso, durata fino all’inno di Mameli intonato dalla cantante Gaia. I giocatori della Fiorentina si sono voltati spesso ad ammirare la loro curva ma l’iniziativa ha accolto applausi da tutti i settori dello stadio, anche perché la coreografia allestita dei sostenitori dell'Inter non ha retto al confronto. I tifosi viola da sempre si sono contraddistinti per la creatività e la spettacolarità delle loro coreografie. L’ultima è stata prima della semifinale di ritorno di Coppa Italia a Firenze con la Cremonese lo scorso 27 aprile. Fra i 30mila sostenitori tifosi viola a sventolare altrettante bandierine anche Borja Valero, che senza troppo mistero ha scelto di stare (e tifare) dove l’ha portato il cuore. All’ingresso di Biraghi e compagni, è esploso un boato scandito. Stesso effetto quando, tra fuochi d’artificio, sono entrati per il riscaldamento: prima però sono corsi tutti sotto la curva viola per un abbraccio collettivo. E che belli gli applausi quando lo speaker ha nominato il “capitano per sempre” Davide Astori, arrivati anche dai sostenitori nerazzurri rimasti per 15’ in silenzio per protesta per il caso biglietti-Champions.