Viola, la difesa vale oro
Dopo aver ritrovato il feeling con il gol, c’è da tenere chiusa la porta. L’obiettivo è brindare alla quarta trasferta consecutiva senza subire reti
FIRENZE. Dietro alla striscia di risultati che la Fiorentina ha messo assieme in queste ultime settimane ci sono un attacco che si è sbloccato, un centrocampo diventato sempre più solido e anche una difesa che ha cominciato ad alzare il muro, diventando per gli avversari sempre più invalicabile. Prova ne è l’unico gol incassato nelle ultime quattro partite, per giunta al 95’, quindi a tempo abbondantemente scaduto: quello di Theo Hernandez nella gara vinta 2-1 contro il Milan. Ma c’è anche un altro dato che indica la risalta: nelle ultime tre trasferte i viola non sono mai stati trafitti, vedi lo spareggio d’andata di Conference League in Portogallo contro il Braga terminato 0-4, e quindi le gare al Bentegodi con il Verona (0-3) e allo Zini con la Cremonese (0-2) .
Scontato quindi per Vincenzo Italiano e la sua squadra cercare di centrare domani sul campo del Sivasspor il poker di partite senza subire gol: riuscirci – alla luce della vittoria per 1-0 conquistata all’andata (a segno Barak) – significherebbe assicurarsi la qualificazione ai quarti di Conference. Dunque l’obiettivo della Fiorentina, che ritrova Terracciano dopo il forfait di domenica per febbre (persiste al momento il ballottaggio con Sirigu), sarà quello di superare indenne anche questo ennesimo e decisivo esame esterno. Fra l’altro nella competizione europea ha saputo più di una volta chiudere a doppia mandata la propria porta lontano da Firenze: è accaduto già nel preliminare in casa del Twente (0-0), poi nella fase a gironi in Scozia contro gli Hearts (0-3) e in Lettonia con il Riga (0-3). L’unica trasferta finora in cui i viola hanno preso gol e quindi sono stati sconfitti (per 3-0) è stata quella con il Basaksehir, proprio in Turchia. Ecco perché, aspettando il secondo round domani in quel di Sivas, Italiano e i tifosi hanno fatto incetta di amuleti e incrociano le dita. Le scelte di formazione al solito saranno decise all’ultimo momento, l’allenatore si prenderà tutto il tempo per fare le sue valutazioni e questo vale particolarmente per il reparto arretrato dove mancheranno Biraghi, squalificato dopo un’ammonizione (incomprensibile) presa nella gara d’andata a tempo già scaduto, e Terzic ai box già da qualche settimana per una lesione muscolare.
Due assenze nello stesso ruolo che obbligheranno Italiano a cercare alternative su quella fascia sinistra: spazio a Ranieri o chissà, potrebbe essere spostato Dodô, quest’ultimo – dopo i primi tempi difficili – sempre più determinante con la sua spinta e la sua velocità nel rilancio della squadra in queste settimane, merito anche di un’intesa con i compagni andata affinandosi e di un ambientamento ormai acquisito. Da non dimenticare poi Venuti. Al centro della difesa, potrebbe esserci Milenkovic: in questo caso per il serbo sarebbe la 200esima partita in maglia viola in tutte le competizioni. Motivo in più per cercare di celebrare l’importante traguardo con il passaggio di turno, senza subire gol.
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