Il Tirreno

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L’anticipo

La Fiorentina non sa più vincere. Va ko anche col Torino: la scalata all’Europa si complica sempre di più

di Francesca Bandinelli
La Fiorentina non sa più vincere. Va ko anche col Torino: la scalata all’Europa si complica sempre di più

Seconda sconfitta di fila dopo quella dell’Olimpico contro la Roma. La curva Fiesole, sotto gli occhi del presidente Commisso, fischia e urla: «Meritiamo di più»

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FIRENZE. Serviva una vittoria per provare a spingersi un po’più in su in classifica, per sorpassare (almeno per una notte) l’Udinese e, soprattutto per mettersi alle spalle il Torino, nel primo round della stagione, in campionato, aspettando il quarto di finale di Coppa Italia del primo febbraio. Invece la Fiorentina perde la sua seconda gara di fila, dopo il ko dell’Olimpico contro la Roma, e si smarrisce, risultando inconsistente davanti – Kouame è il solo a trovare un tiro in porta nei primi 45 minuti, con Milinkovic-Savic lesto a toccare oltre al palo – e poco precisa nelle altre zone del campo. Rocco Commisso, seduto in tribuna, di certo non può essere contento, nemmeno dei cori intonati a fine gara dalla Fiesole. «Meritiamo di più» hanno cantato i tifosi. I fischi dei quasi 30 mila temerari arrivati al Franchi nonostante il freddo sono la naturale conseguenza, anche di fronte alla topica con cui Jovic, a porta vuota, si lascia recuperare il pallone da Zima. Era dal 1976 che il Torino non sbancava il Franchi: il dato la dice lunga. 

Niente è andato per il verso giusto, è stato un horror show. Gonzalez, subentrato al posto di Saponara, non riesce a imprimere una svolta alla gara, così come tutti gli elementi offensivi mandati in campo nella ripresa, con due trequartisti (Barak entrato per Duncan e Bonaventura) , e quattro attaccanti. Sì, è vero, il Torino nella ripresa resta imprigionato nella ragnatela di cambi fatti da Italiano, non riuscendo più ad uscire dalla propria metà campo, ma non basta ai viola per rovesciare la prospettiva. Il rammarico stavolta è doppio: sì, c’è una questione di punti, con la corsa ad un piazzamento europeo che si fa sempre più complicata, ai limiti del miraggio, ma stavolta ad essere sbagliato è soprattutto l’atteggiamento. Fanno male tutti, nessuno escluso. Ikoné mette insieme il peggior repertorio, tra poca precisione nell’ultimo passaggio, e pochissime idee in fase di costruzione. Saponara non va oltre ad una buona dose di nervosismo e pure Amrabat pare faticare non poco. 

Il Torino, dopo qualche minuto necessario a prendere le contromisure ai viola, si sistema con ordine tattico e capisce subito su quali assi provare a costruire la partita. Samuele Ricci, l’ex Empoli apprezzato a lungo a pochi chilometri di distanza dal Franchi, non solo non sbaglia nulla, ma costruisce i pericoli più interessanti: è lui a mettere in moto Demba Seck, lanciandolo in verticale, al 12’, in occasione della rete annullata per fuorigioco, ed è sempre lui a imbeccare l’esterno offensivo schierato in posizione più centrale da Juric al 22’, quando il sinistro del giocatore ex Spal si schianta sulla traversa. Singo, poco dopo, costringe Terracciano a distendersi per evitare il peggio, ma il miracolo non succede al 32’, con Vlasic furbo a sfruttare un cambio gioco sbagliato di Amrabat e a mettere in moto Miranchuk, autore di un gol capolavoro. Nella ripresa, Italiano manda in campo Terzic al posto di Biraghi, ma non cambia la sostanza. 

Perché, alla fine, ad andare vicino è al gol è sempre il Torino, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e col solito, magistrale, Ricci, autore di un traversone: Sanabria vince un rimpallo su Terracciano e a salvare sulla linea è Venuti.  Adesso più che mai serve una sterzata sul mercato. Josip Brekalo, attaccante esterno, sembra ad un passo, ma è davanti che occorre un rinforzo vero, capace di andare a colmare le lacune di una squadra che non segna. Se la strada per l’Europa in campionato pare quasi compromessa – davanti ai viola, ora, c’è pure il Torino – bisogna restare in corsa nelle due coppe per non buttare alle ortiche una stagione che rischia di schiantarsi alla prossima curva. Il primo round è andato ai granata, non si può più sbagliare.

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